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Salvini: "Sono italiani anche gli immigrati regolari e per bene"

Il leader leghista scende in piazza a Roma per dire no allo ius soli. "Mi candiderò nei collegi di Renzi". Il leader del Pd risponde: "Grazie! Si chiarirà la nostra diversità"

Salvini:
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"Per me gli italiani non sono solo quelli che hanno la pelle bianca, ma anche gli immigrati regolari e per bene che portano un contributo alla nostra società".

Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, durante il comizio contro lo ius soli a Roma. "La cittadinanza - ha sottolineato - arriva alla fine di un percorso, deve essere una possibilità da chiedere eventualmente a 18 anni, non è un regalo elettorale".

"Mi candido nei collegi dove si presenta Renzi" - Salvini, dal palco allestito in piazza Santi Apostoli, ha affermato: "Non ce la fanno a fare lo Ius soli grazie alla Lega e a voi. La sinistra prende in giro gli italiani con 80 euro e gli immigrati regalando la cittadinanza". Il leader leghista ha poi lanciato la sfida al segretario del Pd. "Mi candiderò nei collegi dove si presenta Matteo Renzi, la vita vera contro le bugie".

Renzi risponde: "Stesso collegio? Si chiarirà nostra diversità" - "Matteo Salvini ha deciso che si candiderà nel collegio dove mi candiderò io. Grazie! Considero questa scelta utile per chiarire come il nostro centrosinistra e il loro centrodestra hanno due visioni diverse dell'Italia e dell'Europa. Ai cittadini il compito di scegliere". Così, in un tweet, il segretario del Pd Matteo Renzi raccoglie la sfida lanciata dal leader della Lega, Matteo Salvini.

Salvini: "Se non battiamo Renzi-Di Maio cambiamo mestiere" - "Se non siamo capaci di battere Renzi e Di Maio cambiamo mestiere, loro sono le marionette di scelte che vengono prese nelle segrete stanze. Il Centrodestra ha il dovere di essere serio, chiaro, non deve ricommettere gli errori del passato, non possiamo essere l'Arca di Noè, dobbiamo decidere chi siamo, dove cominciamo e dove finiamo, dobbiamo avere l'ambizione non di vincere ma di cambiare il Paese. Io intendo la politica come una missione per risolvere i problemi", ha aggiunto.

"In Ue con pari dignità oppure meglio soli" - "Chiederò agli alleati un patto di orgoglio e dignità, a Bruxelles non si va con il cappello in mano ma per fare gli interessi di 60 milioni di italiani. O stiamo con pari dignità o meglio soli che mali accompagnati, una vita da schiavo a mio figlio non la lascio. Ci hanno detto che dovevamo entrare nella moneta unica, un sistema immortale, io però non faccio demagogia ma guardo i dati. Quando Prodi festeggiava l'ingresso nella moneta unica il nostro debito era 1.300 miliardi di euro, ci dissero che il debito scendeva ma oggi dopo 15 anni siamo a 2.200 miliardi. Dopo anni di sacrifici, legge Fornero, tagli alla scuola e ai comuni".

"Voglio far piangere di nuovo la Fornero" - E Salvini si è quindi scagliato proprio contro la legge Fornero. "Non vedo l'ora di vincere per stracciare la legge Fornero e farla piangere un'altra volta". "Ne piange una - ha aggiunto - ne sorridono in milioni".