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Salvini lancia la sfida a Renzi: "Se Lega secondo partito non mi tiro indietro"

Il leader del Carroccio si dice pronto al duello col premier, chiede scusa ai napoletani e dichiara: "Se sparo a un rapinatore voglio una medaglia"

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"Se gli elettori andassero a votare e noi fossimo i secondi dopo Renzi, io ci sono, non mi tiro indietro". Matteo Salvini risponde così a "In 1/2 ora", alla domanda se sia pronto a sfidare Matteo Renzi. E assicura che "in Veneto", ma anche in altre regioni, la Lega sarà "il primo movimento politico alternativo alla sinistra e a Renzi". Il leader leghista chiede scusa per il suo coro da stadio contro Napoli e ammette di aver fatto "una sciocchezza".

"Chiedo scusa, andrò a Napoli e tornerò a Napoli. E' una città stupenda e amministrata malissimo, con sindaci che sono stati una calamità naturale", aggiunge.

"Un voto in più di Renzi" - Il possibile secondo posto alle imminenti elezioni non è però la reale meta del segretario federale della Lega: ""Il mio obiettivo è prendere un voto in più di Renzi e andare al governo", dice chiaramente Salvini.

"Renzi evita la pizze, teme di trovarle vuote" - L'affondo contro il presidente del Consiglio arriva poco dopo: "Gli altri leader non vanno in piazza perché temono che in piazza non ci vada nessuno. La popolarità di Renzi? Basta guardare alle figuracce, dalla scuola all'Iva alle pensioni. Le promesse alla lunga se non le mantieni ti mettono in difficoltà. Infatti Renzi in Veneto non è andato nelle nelle piazze", dice Salvini.

"Renzi è furbo, intelligente, ma penso che economicamente sia molto mal consigliato - prosegue il numero uno del Carroccio -. Non ne azzecca una. In Toscana ho incontrato persone che votavano Berlinguer e ora dicono che questa non è la loro sinistra".

Il futuro del centrodestra - Nella lunga intervista a Lucia Annunziata, Salvini tocca poi un altro tema destinato a trovare sempre più spazio dopo il voto di domenica prossima: il futuro del centrodestra. "A Forza Italia offro la possibilità di cambiare l'Italia senza i Fini e i Casini. Penso a un progetto coerente e omogeneo basato su meno tasse. Serve un progetto omogeneo senza Alfano".

"Berlusconi è un modello" - Presto l'incontro con Silvio Berlusconi: "Dopo le elezioni mi siederò a un tavolo e ragionare punto per punto su ciò che condividiamo e non condividiamo. Io non mi permetto di entrare in casa altrui e rottamare il vicino di casa. Berlusconi ha fatto tanto e può ancora fare tanto ma dovrebbe avere la forza di andare avanti. A livello di politica internazionale ha fatto molto meglio lui di tutti i leader di centrosinistra che lo hanno seguito. E' un modello".

"Se uccido rapinatore voglio medaglia" - Venendo alla cronaca, Salvini si scaglia contro ladri e rapinatori: "Personalmente sono contro la pena di morte però se qualcuno entra nella mia casa o nel mio negozio ho il diritto di difendermi. E se uccido un rapinatore non voglio un processo ma una medaglia".