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Salvini: "Il nome Lega non si tocca" | Sulla manovra: "Sfioreremo il 3%"

Il vicepremier: "Sulla Diciotti rifarei quello che ho fatto". E su Autostrade dice: "Bisogna rivedere tutte le concessioni una per una"

Salvini:
lapresse

"Il nome Lega non si tocca".

Lo ha detto Matteo Salvini, rispondendo alla domanda se il Carroccio cambierà nome nel caso in cui il Tribunale del riesame di Genova dovesse bloccare i fondi del partito. "La Lega c'è e ci sarà, coi soldi o senza, con le condanne o senza. Perché la Lega è il popolo e il popolo non lo ferma nessuno". Poi, sulla manovra, ha spiegato: il vincolo del 3% "lo sfioreremo dolcemente, come i leghisti sanno fare, senza superarlo".

"Noi non facciamo politica in base ai soldi e alle sentenze di questo o di quel magistrato. Abbiamo un programma di governo e quello rispettiamo. A tasche piene o a tasche vuote, colpevoli o innocenti", tuona il vicepremier dal palco della Berghem Fest di Alzano Lombardo. "Un giudice impegnerebbe meglio i soldi degli italiani indagando un mafioso che non Salvini".

Salvini torna sulla questione Diciotti per dire "con immenso affetto al Procuratore di Agrigento che se arriverà un'altra nave in un porto italiano farò esattamente quello che che ho fatto quest'estate, né più né meno". Mentre all'Europa e al collega Tria, manda a dire: "Il vincolo del 3% lo sfioreremo dolcemente, come i leghisti sanno fare, senza superarlo", aggiungendo infine che "le concessioni sono da rivedere tutte, una per una. Non solo sulle strade ma anche in settori sui quali lo Stato ha fatto un grosso favore ai privati".

"Entro l'anno legge sulla legittima difesa" - Il vicepremier interviene anche sulla sicurezza. "Cerco di usare sempre il minimo indispensabile il verbo promettere - dice -. Preferisco usare la parola 'impegno'. Ce la metterò tutta e ho buone motivazioni per dire che ce la possiamo fare: entro la fine di quest'anno la legittima difesa sarà legge". Poi, sulla sperimentazione del "taser", la pistola elettrica che da mercoledì sarà data in dotazione agli agenti di 12 città, spiega: "In prospettiva mi piacerebbe che fosse presente in tanti ambienti, penso ad esempio ai treni su cui si viaggia" perché "non può essere un'avventura viaggiare sui treni".