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Roma, dimissioni a raffica: dopo Raineri e Minella lasciano anche i vertici di Atac e Ama

Il sindaco Raggi non si scompone: pronta a trovare candidature di alto profilo. Il tweet della Taverna: addio Raineri e Minella "perdita gigante"

Roma, dimissioni a raffica: dopo Raineri e Minella lasciano anche i vertici di Atac e Ama - foto 1
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Il Capo di Gabinetto di Roma Capitale, Carla Raineri, e l'assessore al bilancio, Marcello Minenna, hanno rassegnato le proprie dimissioni.

La rinuncia all'incarico è arrivata dopo che il sindaco, Virginia Raggi, aveva chiesto all'Autorità anticorruzione un parere sulle nomine della giunta. E quando l'Anac ha contestato la nomina della Raineri e la Raggi ha annunciato la predisposizione dell'ordinanza di revoca, sono arrivate le dimissioni.

Il sindaco di Roma: "Al lavoro per trovare personalità di rilievo" - "Stiamo lavorando per individuare personalità di rilievo che possano contribuire al rilancio della città. Non ci fermiamo". È quanto ha affermato il sindaco di Roma durante la riunione con assessori e consiglieri M5S.

Di Maio: subito nuove nomine e si va avanti - "Oggi a Roma abbiamo avuto le dimissioni del capo di gabinetto, di un assessore, dei vertici Atac e Ama. Tutti parlano di caos e bufera su Roma, parlano di fallimento, dicono che Virginia Raggi se ne dovrebbe andare. Io dico soltanto una cosa: questo è solo l'inizio, chi pensa che governare Roma sia una cosa semplice ha sbagliato totalmente linea di pensiero. Governare Roma è un atto di coraggio che ci siamo assunti dopo che tutti gli altri partiti l'hanno distrutta". Lo dice il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio.

Il parere dell'Anac dopo la richiesta della Raggi - La decisione di revocare l'incarico al Capo di Gabinetto è arrivata dopo la richiesta di un parere, fatta dallo stesso sindaco, all'Autorità nazionale anticorruzione. Sulla pagina di Facebook, la Raggi scrive: "Trasparenza. È uno dei valori che ci contraddistingue e che perseguiamo. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere un parere all'Anac tutte le nomine fatte finora dalla Giunta. Una richiesta per garantire il massimo della trasparenza: il 'palazzo' deve essere di vetro, tutti i cittadini devono poter vedere cosa accade dentro. Questo è il M5S. Sulla base di due pareri contrastanti, ci siamo rivolti all'Anac che, esaminate le carte, ha dichiarato che la nomina della Dott.ssa Carla Romana Raineri a Capo di Gabinetto va rivista in quanto 'la corretta fonte normativa a cui fare riferimento è l'articolo 90 TUEL' e 'l'applicazione, al caso di specie, dell'articolo 110 TUEL è da ritenersi impropria'. Ne prendiamo atto. Conseguentemente, sarà predisposta l'ordinanza di revoca".

L'articolo 110 si riferisce agli "incarichi a contratto determinato", trattati come consulenze. Secondo l'Anac invece Carla Raineri sarebbe dovuta entrare nello staff comunale con l'art. 90, quello sul "personale assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato" al quale "si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali".

Roma, la Raggi pubblica il parere di Cantone sulla Raineri


Il precedente scontro sullo stipendio del Capo di Gabinetto dimissionario - Il caso Carla Raineri era salito alla ribalta per il suo emolumento da 194mila euro, ritenuto dall'opposizione eccessivo e in contrasto con le politiche del M5S. La Giunta aveva replicato che era quello che spettava di diritto alla Raineri essendo un ex magistrato. E che comunque lo stipendio del Capo di Gabinetto dell'amministrazione Raggi era minore rispetto a quelli della Giunta Alemanno e Marino.

Raineri: "Stipendio non è motivo, presto chiarirò" - Le dimissioni non sono dovute a "motivi retributivi o contrattuali: i motivi sono ben altri e saranno a breve resi noti". Così Carla Romana Raineri, che aggiunge: "Diffiderò chiunque li porti come argomento delle mie dimissioni".

Atac, si dimettono dg e amministratore unico - Lasciano i vertici dell'Atac, l'azienda di trasporto pubblico capitolina. Dopo il direttore generale Marco Rettighieri va via anche l'amministratore unico Armando Brandolese. I due hanno formalizzato le loro dimissioni giovedì mattina.

Ex dg Atac: "Via per intromissione assessore Meleo" - "Le mie dimissioni sono motivate puntualmente. Una delle ragioni che mi ha spinto a lasciare nasce da un'intromissione che non mi ha fatto piacere: una lettera ufficiale che l'assessore Meleo ha indirizzato a Brandolese e me in cui si intromette in affari di una società, anche se partecipata. E' una palese violazione delle regole del buonsenso ed è la goccia che ha fatto traboccare il vaso". Così l'ex dg Atac, Marco Rettighieri, spiega il suo gesto in una conferenza stampa con il dimissionario amministratore unico Armando Brandolese.

Il tweet della Taverna: "Le dimissioni di Raineri e Minenna sono una perdita gigante per la giunta".

Renzi: "Dimissioni in Comune Roma? Non metto bocca" - Il presidente del Consiglio ha parlato a Rtl delle dimissioni del capo di gabinetto di Roma Capitale e dell'assessore al bilancio. "Rispetto il lavoro del sindaco Virginia Raggi, ha vinto lei, a lei onori e oneri, non metto bocca sulla squadra, chi vince ha la responsabilità e il dovere di governare", ha dichiarato.

Il premier sulle Olimpiadi: "Non farle sarebbe un'occasione sprecata" - Matteo Renzi ha poi fatto un accenno sulle Olimpiadi. Secondo il presidente del Consiglio sono "una cosa fantastica, perché portano tanti soldi anche per le periferie e per le persone in difficoltà. Ci sono stati esempi negativi ma vediamo esempi positivi come Barcellona e Rio". "Sono una grande occasione per le città e penso che per Roma sarebbero una bellissima opportunità", ha aggiunto.

Si dimette anche l'amministratore unico di Ama Solidoro - Anche Alessandro Solidoro, l'uomo scelto dai Cinque Stelle per guidare l'Ama, la municipalizzata dei rifiuti di Roma dopo le dimissioni irrevocabili di Daniele Fortini, si è dimesso. Solidoro era stato indicato da Carla Raineri con il consiglio dell'assessore Marcello Minenna. "E' una rete di rapporti di fiducia che viene meno" riportano fonti Ama, mentre fonti vicine ai protagonisti della vicenda spiegano che "è difficile che resti al suo posto chi perde, a questo punto, ogni punto di riferimento e di garanzia in Campidoglio rispetto alla normativa, agli investimenti e alla spesa, su un tema così delicato come i rifiuti a Roma". Linea che è stata confermata anche con il comunicato ufficiale dell'Ama: "L'amministratore Unico di AMA, Alessandro Solidoro, ha rassegnato le proprie dimissioni poiché, a seguito delle dimissioni dell'assessore al Bilancio, Marcello Minenna, ha ritenuto venute meno le condizioni per l'incarico affidatogli".