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Rifiuti, la Raggi in Consiglio: "Noi chiuderemo il ciclo"

"Stiamo preparando una relazione perché il caso venga esaminato da Cantone". LʼAssemblea capitolina ha respinto lʼordine del giorno presentato da Fdi sulla sfiducia allʼassessore allʼAmbiente

"Ci vuole coraggio a chiederci di chiudere il ciclo dei rifiuti, ci vuole coraggio a chiederci di farlo! Per anni non lo avete fatto, noi lo faremo, fa parte del nostro programma".

Così il sindaco di Roma Virginia Raggi nel corso del Consiglio comunale straordinario sui rifiuti. "Siamo chiamati a fronteggiare uno stato di crisi sistemica con scarse risorse e tempi estremamente ridotti, dovendo sempre lavorare con il rischio sanitario dietro l'angolo".

"Una relazione sull'Ama a Cantone" - Parlando dell'attività di Ama negli anni passati, il primo cittadino ha aggiunto: "Come possono la dirigenza Ama e le precedenti amministrazioni non avere cognizione della tempistica e della collocazione di questi impianti? Sarà materia di Cantone. Stiamo lavorando per presentare all'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione, una relazione. Sono molto contenta che si accendano i riflettori sull'azienda". E ancora: "Ama ha un addetto ogni 367 abitanti, è fallita la pulizia e la raccolta". All'Anac, ha aggiunto, "chiederemo approfondimenti" in riferimento alla vicenda degli ecodistretti e della compostiera programmati dall'Ama ma mai realizzati.

"Muraro competente, gli stipendi scandalosi sono altri". Respinta sfiducia - Rispondendo all'interrogazione della capogruppo Pd Michela Di Biase sull'assessore all'Ambiente Paola Muraro, il sindaco ha dichiarato: "Non si può eccepire che non sia competente, forse è diventata troppo scomoda?". E sui compensi percepiti: "L'assessore è stata consulente di Ama percependo 1,1 milioni lordi in 12 anni, cifre che stanno nei valori di mercato. E' scandaloso che altri consulenti abbiano ricevuto compensi ben più onerosi, si pensi a 900mila euro di parcella unica per un lavoro di un anno di uno studio legale". Nel pomeriggio l'Assemblea capitolina, presieduta dal pentastellato Marcello De Vito, ha respinto, con 24 voti contrari e 5 favorevoli, l'ordine del giorno presentato da Fdi sulla sfiducia all'assessore all'Ambiente

"Non temiamo la campagna diffamatoria" - Il sindaco ha poi dichiarato: "Non ci spaventa la campagna diffamatoria di certa stampa. D'altra parte eravamo preparati già dalla campagna elettorale a certi giochi. Un vero ringraziamento, invece, va agli operatori Ama che da quando ci siamo insediati ci sono stati vicini".

"Quarant'anni di centrosinistra e Cerroni ottavo di re di Roma" - "Manlio Cerroni (il proprietario di Malagrotta) è se durante i vent'anni di gestione da parte del centrosinistra - ha raccontato ancora la Raggi -. E' bravo, ma non c'è alternativa. Sembra che la gestione pubblica dei rifiuti si sia sempre accollata i costi maggiori lasciando ai privati i benefici. Bisogna procedere alla bonifica di Malagrotta. le istituzioni ritardano, ma noi la faremo".

La stoccata ai consiglieri di opposzione - Rivolgendosi ai consiglieri di opposizione, presenti anche nella scorsa gestione: "Siamo ancora in attesa del consiglio straordinario su Mafia Capitale". Poi ha ripreso: "Da settembre-ottobre inizieremo noi a convocare consigli straordinari su Atac, Risorse per Roma... vi raccontiamo cosa avviene a Roma dal 1964 sulla gestione del ciclo dei rifiuti. Con l'eccezione della stagione di Alemanno il centrosinistra ha governato Roma. E in questi 40 anni la gestione dei rifiuti è stata affidata a Manlio Cerroni. La sua fortuna è tale che è stato chiamato l'ottavo re di Roma". La Raggi ha quindi parlato della discarica di Malagrotta e della sua chiusura, e della gestione degli impianti e delle procedure di infrazione dell'Ue.