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Renzi: minoranza Pd? Fanno peggio delle opposizioni più dure

Il premier non nasconde la sua delusione e, in unʼintervista ad "Avvenire", spiega: "Avevo chiesto una tregua in vista delle amministrative. Noi andiamo avanti e al congresso vedremo chi ha la maggioranza"

La minoranza Pd? "Sono deluso.

Inutile girarci intorno. Avevo chiesto un minimo sforzo per le amministrative. Una tregua nella polemica. Ogni giorno invece leader anche autorevoli cannoneggiano sul quartier generale con linguaggio che non usano nemmeno le opposizioni più dure". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervistato da Avvenire. "Al congresso vedremo chi ha la maggioranza", ha aggiunto.

"Noi siamo qui per ridare speranza agli italiani dopo che per anni la palude aveva inghiottito tutto - spiega il premier -: non ci faremo fermare da chi ha già avuto la sua possibilità di cambiare l'Italia e l'ha sprecata. Non c'è stato un solo giorno senza che dalla minoranza interna sia partito qualcuno all'attacco contro la segreteria. Ma noi rispondiamo con un sorriso e andiamo avanti, parlando con i cittadini, non con i gruppi dirigenti. Al congresso vedremo chi ha la maggioranza".

"Metteremo al centro la famiglia" - Il presidente del Consiglio sottolinea poi che le famiglie "soffrono. E nel 2017 interverremo per loro. Quanto e come lo stiamo valutando e lo decideremo a ottobre nella legge di stabilità". Sul fatto che nel governo pare esserci un "fronte del bonus" che si contrappone a chi vorrebbe una misura più organica, replica: " Il bonus bebè è un gesto di attenzione, non una misura strutturale. Giusto farlo, ma non è la risposta. La crisi demografica non si risolve con misure fiscali. Ma le misure fiscali che comunque faremo devono mettere al centro con più decisione la famiglia. Lo abbiamo detto e lo faremo. Come abbiamo mantenuto le altre promesse, dagli 80 euro fino all'Imu".

Su Irpef, Ires, pensioni e Iva, "non potremo fare tutto, è ovvio", premette Renzi, "ma quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo è perché il nostro governo ha cambiato passo in Europa. Grazie alle riforme abbiamo riconquistato credibilità'. E le riforme hanno portato la flessibilità rispetto alle allucinanti regole del Fiscal compact, che pure i governi precedenti avevano firmato. Tutto quello che abbiamo fatto e faremo in termini di stimoli fiscali si deve alla capacità di fare le riforme".

"Per mesi - osserva ancora Renzi - ci hanno detto che il Jobs act avrebbe creato più disoccupati. Adesso vediamo che non è così. Che i disoccupati calano e gli occupati aumentano: 400mila persone hanno trovato un lavoro, quasi sempre a tempo indeterminato. Crescono i mutui. Il vero problema è che dobbiamo far ripartire gli investimenti. Un esempio: nel biennio 2012-2013 con i governi Monti e Letta abbiamo fatto bandi di gara per 40 miliardi di euro, 20 l'anno. Con il nostro governo siamo passati a quasi 60 miliardi, 30 l'anno. Ma la media pre-crisi era più alta. Se non ripartono gli investimenti l'economia non tira". "Ecco perché - sottolinea - con Delrio, Lotti, De Vincenti e tutta la squadra del Cipe siamo ossessionati dagli investimenti. Ed ecco perché con Franceschini ho presentato i 500 milioni per le periferie a Venezia e i 50 milioni per il Porto Vecchio a Trieste".