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Referendum, Berlusconi contro Confindustria: sono aspiranti sudditi

Il leader di Forza Italia: "Eʼ un vestito che Renzi si è cucito addosso su misura, questo si chiama regime"

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha criticato Confindustria che si è schierata per il sì al referendum costituzionale di ottobre.

"Io li definisco aspiranti sudditi", ha detto parlando ad Aversa (Caserta). "La riforma costituzionale di Renzi è pericolosa - ha aggiunto - è un vestito che Renzi si è cucito addosso su misura".

La riforma costituzionale, ha sottolineato il leader di Forza Italia, "porta a un sistema con una sola Camera importante che fa leggi importanti". "In questa Camera c'è un partito che può avere la maggioranza anche solo con il 25, 28%". Renzi diventa il "padrone del partito, del Parlamento e del Paese". "Questo si chiama regime ed è una situazione pericolosa perché va proprio in direzione di un regime".

"In Italia la democrazia è sospesa" - "Il governo Renzi non solo è abusivo ed illegittimo, ma viola l'articolo 1 della Costituzione, che afferma che la sovranità appartiene al popolo". Berlusconi ha ribadito che in Italia "la democrazia è sospesa". "Renzi è stato eletto 10 anni fa sindaco di Firenze con 108 mila voti. Io ho ricevuto, in 20 anni, circa 200 milioni di voti e sono stato mandato casa con una sentenza che lo stesso relatore definì 'una gran mascalzonata'".

"Dopo le amministrative via ai Comitati per il no" - Berlusconi ha parlato anche delle amministrative: "Vincere a Napoli, Milano e Roma è possibile". Poi ha annunciato che subito dopo il voto "apriremo i Comitati per il no al referendum". Dopo aver parlato ad Aversa, Berlusconi si è recato a Caserta per proseguire il tour elettorale.