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Poletti: "Più opportunità di lavoro con calcetto che con curricula"

Nuova bufera sul ministro, dopo le polemiche per le sue parole sulla fuga di cervelli. Lui si difende: "Strumentalizzate le mie dichiarazioni"

"Si creano più opportunità di lavoro giocando a calcetto che mandando in giro curricula".

E' polemica sulle parole che il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha pronunciato durante un incontro a Bologna con gli studenti di un istituto tecnico professionale. Poletti era già finito nella bufera per le sue dichiarazioni sulla fuga di cervelli. "Centomila giovani all'estero? In alcuni casi è un bene non averli più tra i piedi", aveva detto.

Secondo Poletti, la dinamica delle relazioni è importante per il futuro lavorativo e "i rapporti che si instaurano nel percorso di alternanza scuola lavoro fanno crescere il tasso di fiducia e quindi le opportunità lavorative".

"Polemiche strumentali, non ho mai sminuito il curriculum" - Dopo le polemiche, Poletti è tornato sulle sue parole. Sono state "strumentalizzate alcune frasi che ho pronunciato in occasione di un incontro con gli studenti - ha spiegato -, frasi che loro hanno compreso e condiviso nel loro significato". "Non ho mai sminuito il valore del curriculum e della sua utilità. Ho sottolineato l'importanza di un rapporto di fiducia che può nascere e svilupparsi anche al di fuori del contesto scolastico. E quindi dell'utilità delle esperienze che si fanno anche fuori dalla scuola".

M5s: "Parole del ministro da cartellino rosso" - "Dal ministro Poletti arriva l'ennesimo intervento a gamba tesa e, è il caso di dirlo, un calcio in faccia ai molti giovani disoccupati. Ormai non ci sono più commenti sulla sua scarsa sensibilità". E' da cartellino rosso". Così i deputati M5s della Commissione Lavoro in merito alla battuta del ministro. "Invece di dire stupidaggini, Poletti avrebbe dovuto operare per creare occupazione e non precarietà", è il loro affondo.