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Omicidio stradale, governo battuto poi l'ok della Camera: si torna al Senato

Lʼesecutivo va sotto su un emendamento di Forza Italia, votato con 247 sì e 219. Il testo, modificato a Montecitorio, torna a Palazzo Madama

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Il governo è stato battuto alla Camera su un emendamento di Forza Italia alla proposta di legge sull'introduzione dell'omicidio stradale.

L'Aula ha approvato, a scrutinio segreto, un emendamento di Francesco Paolo Sisto con 247 sì e 219 no malgrado il parere contrario del governo. Il testo è stato poi approvato dall'assemblea di Montecitorio. A causa della modifiche, tuttavia, dovrà tornare al Senato.

I voti a favore del progetto di legge che introduce nell'ordinamento penale il reato di omicidio stradale sono stati 346, 21 i contrari (Forza Italia ed Ala), 46 gli astenuti (Sel e Conservatori e riformisti).

Il Pd: "Diventerà legge" - "Pensiamo che quella sull'omicidio stradale sia una buona legge, evidentemente a voto segreto il Parlamento la pensa in modo diverso, e rispettiamo le decisioni del Parlamento. Ma non è un problema. Torneremo in Senato: diventerà legge". Così in aula alla Camera il capogruppo del Pd Ettore Rosato, dopo che il governo è stato battuto su un emendamento che modifica la proposta di legge sull'omicidio stradale.

Brunetta: si apre problema politico - "Si apre un problema politico per il governo e per la maggioranza. Questo voto non può passare inosservato. Chiedo sia aperta una riflessione". Così il capogruppo di Fi alla Camera Renato Brunetta.

M5S rimprovera il governo - "Il Governo va sotto su un aspetto che già alla prima lettura avevamo evidenziato per l'evidente pregiudizio cagionato alle vittime stradali nelle misura in cui veniva previsto l'arresto in flagranza a prescindere se chi causa l'incidente soccorra la vittima o meno". Così i componenti M5S della commissione Giustizia alla Camera in merito all'emendamento approvato in Aula che modifica il disegno di legge costringendolo a un ulteriore lettura al Senato.