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Parte il toto-ministro per la Farnesina Renzi a colloquio con Napolitano

Dopo le dimissioni di Federica Mogherini, che diventa Alto rappresentate della politica estera dellʼUe, si cerca il nuovo ministro degli Esteri

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Il premier Matteo Renzi è stato a colloquio con il presidente Giorgio Napolitano per "un primo scambio di opinioni sul prossimo ministro degli Esteri" dopo la nomina di Federica Mogherini ad Alto rappresentante della politica estera della Ue. "Sono stati otto mesi intensi", ha detto l'ex titolare della Farnesina nel suo discorso di dimissioni. E subito è partito il toto-ministro per individuare il successore.

Parte il toto-ministro per la Farnesina Renzi a colloquio con Napolitano

Dopo la lettura della lettera di dimissioni da parte del presidente della Camera Laura Boldrini, la Mogherini ha detto di lasciare la Camera "dopo sei anni di crisi economica, tensioni internazionali e passaggi istituzionali dolorosi e faticosi come l'elezione del presidente della Repubblica, una delle pagine più dolorose e sofferte ma anche più belle per l'esempio di rispetto delle Istituzioni che ci ha dato il presidente Napolitano".

"Al presidente - ha proseguito - dico grazie per la forza e la saggezza con le quali ha guidato le Istituzioni italiane e per l'esempio ed il conforto che per me personalmente ha rappresentato. Nei prossimi cinque anni svolgerò il mio ruolo da italiana, forte dell'insegnamento della tradizione federalista e della voglia di dialogo con tutti, esponente di una Italia che vuole cambiare se stessa e l'Europa superando gli stereotipi e mostrando la propria energia".

la Mogherini ha quindi detto che "il Parlamento è il cuore della nostra democrazia", ha ringraziato tutti i deputati e in particolare "Walter Veltroni, con cui ho condiviso un sogno e la presenza su questi banchi".

Per quanto riguarda il suo operato alla Farnesina, l'ormai ex ministro ha sottolineato che "sono stati otto mesi intensi. Forse mai prima di questo 2014 il mondo, e la nostra regione in particolare, aveva visto tante crisi tutte insieme e tutte di una gravità eccezionale: dall'Ucraina alla Libia, da Gaza a Isis, dalla Siria all'Iraq al dramma di ebola".

Da parte sua la Mogherini ha detto di aver "cercato in questi mesi di percorrere sempre la via del dialogo, del confronto, anche con gli interlocutori più difficili. Soprattutto, con loro. Ho cercato di lavorare sempre per il bene dell'Italia e degli italiani, ben consapevole del fatto che una parte rilevante del nostro interesse nazionale sta nella ricerca di posizioni univoche e unitarie in sede europea e transatlantica. Ho cercato di mettere a frutto quello che anni, decenni di politica estera ci hanno consegnato in dote: la straordinaria capacità, tutta italiana, di parlare con tutti (anche con coloro che non sempre hanno volontà o interesse a parlarsi tra loro), con umiltà e con rispetto, cercando di capire le complessità senza semplificazioni, senza presunzioni".