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Migranti, interviene Sergio Mattarella: "Salvare chi annega è un dovere elementare"

Il Capo dello Stato, alla conferenza degli ambasciatori, parla anche dei marò: "LʼItalia intende continuare a battersi con determinazione"

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"Aiutare chi chiede aiuto o salvare chi sta annegando è un dovere elementare" e le politiche dell'immigrazione europee "dovrebbero essere omogenee". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla conferenza degli ambasciatori alla Farnesina. "L'impegno italiano resta massimo" per ottenere la liberazione dei quattro tecnici italiani rapiti in Libia e anche per padre Paolo Dall'Oglio, sequestrato in Siria nel 2013, ha aggiunto.

Migranti, interviene Sergio Mattarella: "Salvare chi annega è un dovere elementare"

Stoccata all'Ue - Sull'immigrazione, l'inquilino del Quirinale ha anche sferrato una stoccata all'Ue: "L'Unione Europea, è giusto ripeterlo, fa meno di quanto sarebbe suo dovere fare sull'immigrazione e questo atteggiamento, culturalmente nuovo per molti aspetti, sorprende". Per il Capo dello Stato "sono alla prova i valori su cui l'Europa si fonda, ma a volte paura ed egoismo prevalgono sulla responsabilità di affermare la indivisibilità di valori come libertà, democrazia e solidarietà".

Il caso marò - Il Capo dello Stato ha anche parlato di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre protagonisti di un'Odissea iniziata più di tre anni fa: "L'Italia è un Paese pronto a proteggere i propri cittadini e che intende continuare a battersi con determinazione per la liberazione dei due marò".

La moglie di Latorre: "Parole di speranza" - "Queste parole sicuramente arrecano speranza e conforto". Così Paola Moschetti, compagna di Massimiliano Latorre, commenta le parole del Capo dello Stato, che ha "confermato l'impegno del governo per difendere le ragioni dei marò nelle sedi internazionali che l'Italia ha deciso di attivare".

Gentiloni: "Governo difenderà le loro ragioni" - "Confermo l'impegno del governo per difendere le ragioni dei marò Massimiliano Latore e Salvatore Girone nelle sedi internazionali che abbiamo deciso di attivare". Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni intervenendo alla XI Conferenza degli ambasciatori.

Attacco all'Isis - "L'Isis è incubatore e magnete di terrorismo, portatore di una concezione barbara, che strumentalizza l'Islam a meri fini di potere. E il terrorismo è un buco nero di umanità: guai a sottovalutarlo, sotto ogni profilo, a partire dalla sicurezza interna", ha poi aggiunto Mattarella parlando delle minacce provenienti dallo Stato Islamico. Il presidente della Repubblica ha poi ribadito l'impegno dell'Italia: "Siamo al fianco dei Paesi che, sull'altra sponda del Mediterraneo, sono in prima linea nella lotta contro l'oscurantismo e l'inciviltà".