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Mattarella,primo discorso di fine anno: lavoro, evasione, immigrati e donne

Il presidente era su una poltrona del salotto del Quirinale. Tanti i temi toccati, il finale dedicato ai bimbi nati nel 2015: "Sono la speranza per il futuro della nostra Italia. I COMMENTI DEI POLITICI, RENZI: DISCORSO AL CUORE

Mattarella,primo discorso di fine anno: lavoro, evasione, immigrati e donne - foto 1
tgcom24

Lavoro, terrorismo, inquinamento ambientale, ma anche immigrazione, l'evasione fiscale e la legalità.

Sono i temi al centro del primo discorso di fine anno che Sergio Mattarella ha rivolto agli italiani. Il presidente della Repubblica ha cambiato la location del suo discorso e scelto un linguaggio il più possibile diretto e colloquiale per dare una parola di conforto e di speranza a tutti gli italiani sulle questioni che più li preoccupano.

Mattarella,primo discorso di fine anno: lavoro, evasione, immigrati e donne

Il pensiero rivolto ai giovani - "L'occupazione è tornata a crescere. Ma questo dato positivo, che pure dà fiducia, l'uscita dalla recessione economica e la ripresa non pongono ancora termine alle difficoltà quotidiane di tante persone e di tante famiglie. Il lavoro manca ancora a troppi dei nostri giovani". Lo dice il presidente Sergio Mattarella nel discorso di fine anno agli italiani. "Sono giovani che si sono preparati, hanno studiato, posseggono talenti e capacità e vorrebbero contribuire alla crescita del nostro Paese. Ma non possono programmare il proprio futuro con la serenità necessaria", sottolinea il presidente. "Accanto a loro penso a tante persone, quarantenni e cinquantenni, che il lavoro lo hanno perduto, che faticano a trovarne un altro e che vivono con la preoccupazione dell'avvenire della propria famiglia. Penso all'insufficiente occupazione femminile", conclude Mattarella.

"Dobbiamo diventare un Paese meno ingessato" - Sul tema del lavoro "dobbiamo diventare un Paese meno ingessato e con maggiore mobilità sociale" mentre in Italia "i giovani che provengono da alcuni ambienti sociali o da alcune regioni hanno più opportunità". "Le diseguaglianze - sottolinea - rendono più fragile l'economia e le discriminazioni aumentano le sofferenze di chi è in difficoltà".

"Mezzogiorno è questione nazionale" - "Il lavoro manca soprattutto nel Mezzogiorno. Si tratta di una questione nazionale. Senza una crescita del Meridione, l'intero Paese resterà indietro". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Le diseguaglianze rendono più fragile l'economia e le discriminazioni aumentano le sofferenze di chi è in difficoltà. Come altrove, anche nel nostro Paese i giovani che provengono da alcuni ambienti sociali o da alcune regioni hanno più opportunità: dobbiamo diventare un Paese meno ingessato e con maggiore mobilità sociale".

"Italia migliora, bene 2016" - "La condizione economica dell'Italia va migliorando: questo va sottolineato. Anche le prospettive per il 2016 appaiono favorevoli". Così il Capo dello Stato nel messaggio dove invita a non "dimenticare l'azione svolta dalle istituzioni" e dai suoi uomini che "con impegno" hanno "contribuito a tenere in piedi l'economia italiana. Le "famiglie particolarmente in affanno: non vanno lasciate sole", aggiunge il Presidente che chiede "l'impegno di tutti perché le difficoltà si riducano e vengano superate".

"Evasione inaccettabile, vale 7% Pil" - Duro monito del Presidente della Repubblica contro l'evasione fiscale che, ricorda Sergio Mattarella "vale 7,5 punti di PIL. "Soltanto dimezzando l'evasione si potrebbero creare oltre 300.000 posti di lavoro". "Gli evasori danneggiano la comunità nazionale e danneggiano i cittadini onesti. Le tasse e le imposte sarebbero decisamente più basse se tutti le pagassero". Mattarella ricorda che "un elemento che ostacola le prospettive di crescita è rappresentato dall'evasione fiscale". Il Presidente cita uno studio di pochi giorni fa di Confindustria secondo il quale nel 2015 l'evasione fiscale e contributiva in Italia ammonta a "122 miliardi! Vuol dire 7 punti e mezzo di Pil".

"Inquinamento problema concreto, serve impegno tutti" - "In questi giorni avvertiamo allarme per l'inquinamento. Il problema dell'ambiente, che a molti e a lungo è apparso soltanto teorico, oggi si rivela concreto e centrale - dice Sergio Mattarella, augurandosi che si "affronti" il tema "con un comune impegno da parte di tutti". Sul tema dell'inquinamento "sono utili le diverse opinioni - e non si può certo comprimere il confronto politico - ma siamo di fronte anche alla natura, e ai suoi mutamenti, che contribuiscono a provocare siccità e alluvioni. In presenza di una sfida così grande, che coinvolge la salute, è necessario che prevalga lo spirito di collaborazione". "Dobbiamo avere maggior cura dei nostri territori. Da quelli montani a quelli delle piccole isole, dove nostri concittadini affrontano maggiori disagi. Occorre combattere contro speculazioni e sfruttamento incontrollato delle risorse naturali".

"Non rassegnarsi a società spreco" - "Il compito di difendere l'ambiente ricade in parte su ciascuno di noi. Molto della qualità della nostra vita dipende dalla raccolta differenziata dei rifiuti e dal rispetto dei beni comuni. Non dobbiamo rassegnarci alla società dello spreco e del consumo distruttivo di cibo, acqua, energia". Dice ancora Mattarella. "Si può chiedere ai cittadini di limitare l'uso delle auto private, ma, naturalmente, il trasporto pubblico deve essere efficiente. E purtroppo non dovunque è così". "L'impegno delle istituzioni, nazionali e locali, deve essere in questo campo sempre maggiore", dice il capo dello Stat ma "il compito di difendere l'ambiente, peraltro, ricade in parte su ciascuno di noi. Molto della qualità della nostra vita dipende dalla raccolta differenziata dei rifiuti e dal rispetto dei beni comuni. Non dobbiamo rassegnarci alla società dello spreco e del consumo distruttivo di cibo, di acqua, di energia".

"Pericolo terrorismo c'è ma non ci faremo impaurire" - Il terrorismo "di matrice islamista" ci vuole impaurire e condizionare. Non glielo permetteremo. Difenderemo le conquiste della nostra civiltà e la libertà delle nostre scelte di vita". Lo ha detto il Presidente della Repubblica. "Le nostre Forze di polizia e i nostri servizi di sicurezza stanno agendo con serietà e con competenza per difendere la tranquillità della nostra vita. Il pericolo esiste ma si sta operando con grande impegno per prevenirlo", ha assicurato il capo dello Stato. "Tutti sappiamo che il terrorismo fondamentalista cerca di portare la sua violenza nelle città d'Europa, dopo aver insanguinato le terre medio-orientali e quelle africane - ha ricordato il capo dello Stato -. Realizzare condizioni di pace e stabilità per i popoli di quei Paesi è la prima risposta necessaria, anche per difendere l'Europa e noi stessi. La prosperità, il progresso, la sicurezza di ciascuno di noi sono strettamente legati a quelli degli altri. Non esistono barriere, naturali o artificiali, che possano isolarci da quel che avviene oltre i nostri confini e oltre le frontiere dei nostri vicini".

Il discorso di Mattarella: lʼomaggio a quattro grandi donne italiane

Mattarella e l'omaggio a quattro grandi donne italiane

"Nostri soldati difendono minacce a pace" - "Non esistono barriere, naturali o artificiali, che possano isolarci da quel che avviene oltre i nostri confini e oltre le frontiere dei nostri vicini. In questi decenni di pace e di democrazia abbiamo sempre dispiegato un impegno costante in difesa di questi valori, ovunque siano minacciati. La presenza diffusa dei nostri militari all'estero lo testimonia. A loro - e ai tanti volontari - va grande riconoscenza."

Mattarella ricorda il piccolo Aylan - "In questo periodo masse ingenti di persone si spostano, anche da un Continente all'altro, per sfuggire alle guerre o alla fame o, più semplicemente, alla ricerca di un futuro migliore. Donne, uomini e bambini: molti di questi muoiono annegati in mare,come il piccolo Aylan e, ormai, purtroppo anche nell'indifferenza". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno agli italiani. "Larghissima parte degli immigrati rispetta le nostre leggi, lavora onestamente e con impegno, contribuisce al nostro benessere e contribuisce anche al nostro sistema previdenziale, versando alle casse dello Stato più di quanto ne riceva. Quegli immigrati che, invece, commettono reati devono essere fermati e puniti, come del resto avviene per gli italiani che delinquono. Quelli che sono pericolosi vanno espulsi".

"Comunità straniere devono collaborare" - "Le comunità straniere in Italia - ha detto ancora Mattarella- sono chiamate a collaborare con le istituzioni contro i predicatori di odio e contro quelli che praticano violenza". Così' come "chi è in Italia deve rispettare le leggi e la cultura del nostro Paese e deve essere aiutato ad apprendere la nostra lingua, che è un veicolo decisivo di integrazione". Perché "bisogna lavorare per abbattere, da una parte e dall'altra, pregiudizi e diffidenze, prima che divengano recinti o muri, dietro i quali potrebbero nascere emarginazione e risentimenti. "Molte comunità straniere - ha ricordato- si sono insediate regolarmente nel nostro territorio, generalmente bene accolte dagli italiani. Tanto che affidiamo spesso a lavoratrici e a lavoratori stranieri quel che abbiamo di più caro: i nostri bambini, i nostri anziani, le nostre case. Sperimentiamo, giorno per giorno, sui banchi di scuola, al mercato, sui luoghi di lavoro, esperienze positive di integrazione con cittadini di altri Paesi, di altre culture e di altre fedi religiose. Il 70 per cento dei bambini stranieri in Italia, lo dice l'Istat, ha come migliore amico un coetaneo italiano".

"Su immigrazione serve maggiore aiuto Ue" - "Il fenomeno migratorio nasce da cause mondiali e durerà a lungo. Non ci si può illudere di rimuoverlo, ma si può governare. E si deve governare. Può farlo con maggiore efficacia l'Unione Europea e la stiamo sollecitando con insistenza".

"Gli immigrati pericolosi vanno espulsi" - "Quegli immigrati che commettono reati devono essere fermati e puniti, come del resto avviene per gli italiani che delinquono. Quelli che sono pericolosi vanno espulsi". Lo dice Sergio Mattarella nel discorso di fine anno. "Le comunità straniere sono chiamate a collaborare con le istituzioni contro predicatori di odio e chi pratica violenza".

"Giubileo messaggio forte convivenza pace" - Nel 2016 "si svolgera' il maggior percorso del Giubileo, voluto da Francesco, al quale rivolgo i miei auguri ed esprimo riconoscenza per l'alto valore del suo magistero. E' un messaggio forte che invita alla convivenza pacifica e alla difesa della dignita' di ogni persona".

"Pensiero particolare a disabili, malati e anziani" - "Un pensiero particolare alle persone con disabilità, agli anziani che sono o si sentono soli, ai malati. Un augurio speciale, infine, a tutti i bambini nati nel 2015: hanno portato gioia nelle loro famiglie e recano speranza per il futuro della nostra Italia". Lo afferma il presidente della Repubblica concludendo il messaggio di fine anno.