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Mattarella non incontrerà le promotrici del "Sì Tav": "Apprezzo spirito dell'iniziativa, ma la decisione è del Governo"

Il presidente della Repubblica ha risposto alle cosiddette "madamine" che hanno organizzato la manifestazione a favore della Torino-Lione

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"Apprezzo in alto grado lo spirito civico che ha animato la vostra iniziativa, ma la decisione spetta al Governo", con queste parole Sergio Mattarella ha declinato l'invito delle "madamine".

Le sette donne organizzatrici della manifestazione "Sì Tav" a Torino avevano chiesto infatti un incontro al presidente della Repubblica per sbloccare la Torino-Lione, ma il capo dello Stato ha spiegato che intende astenersi "da qualunque comportamento che possa apparire come inserimento in decisioni che non competono al Presidente della Repubblica".

La lettera di Mattarella - "Rientrando dalla visita di Stato ho preso visione della Vostra cortese lettera con cui chiedete di incontrami per espormi ragioni, obiettivi e richieste dell'iniziativa che avete promosso a Torino. Apprezzo in alto grado lo spirito civico che ha animato la vostra iniziativa promuoverne per perseguire interessi generali della comunità nazionale o di quelle locali risponde allo spirito e al modello di convivenza democratica della nostra Costituzione. La Vostra richiesta, peraltro, muove dall'esigenza e mira all'obiettivo di confermare una scelta politica di particolare importanza anche sul piano internazionale e di cui si discute in ambito di pubblica opinione, parlamentare e di governo. Proprio questo aspetto mi impone il dovere di accantonare le mie convinzioni e ne consegue quello di astenermi da qualunque comportamento che possa apparire come inserimento in decisioni che non competono al Presidente della Repubblica ma a Governo e Parlamento", sono queste le parole contenute nella lettera con cui Mattarella ha risposto alle "madamine".

La risposta delle "madamine" - Dal canto loro, le donne organizzatrici della manifestazione hanno affermato che intendono andare avanti nonostante il rifiuto del capo dello Stato.  "Abbiamo mantenuto la promessa di farla partecipe direttamente delle nostre istanze e riconfermiamo il nostro Si': vogliamo andare avanti nell'interesse dei cittadini di Torino e di tutta Italia. La ringraziamo per la sua lettera e per l'approvazione dello spirito civico con cui abbiamo manifestato a Torino in Piazza Castello, insieme ad altri 40mila cittadini". In precedenza le "madamine" avevano rifiutato l'invito di Chiara Appendino a un incontro. "Porteremo le nostre proposte prima a Mattarella", avevano dichiarato le organizzatrici. Chissà se ora busseranno alla porta del sindaco di Torino.