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M5S, consiglieri e assessori licenziati chiedono espulsione sindaco di Gela

Domenico Messinese si sarebbe lasciato condizionare dai soliti "poteri forti", e i grillini del comune siciliano chiedono lʼintervento dei vertici nazionali per far togliere anche il simbolo dalla giunta

domenico messinese
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Dopo aver licenziato tre assessori della sua giunta per il sindaco di Gela, Domenico Messinese, potrebbe arrivare l'espulsione dal Movimento 5 Stelle.

Secondo 4 dei 5 consiglieri del comune siciliano e i tre assessori cacciati "i potentati economici che per decenni hanno condizionato la politica a Gela hanno fatto breccia anche sul sindaco, che non rappresenta più il M5s". I grillini siciliani hanno chiesto l'intervento dei vertici nazionali.

L'espulsione, si ragiona in ambienti del Movimento, non dovrebbe in ogni caso interrompere il corso della giunta comunale che resterebbe in carica ma non più sotto il simbolo del M5s. Messinese tuttavia è da mesi sotto osservazione dei vertici regionali e nazionali. Oltre al recente licenziamento di tre assessori Messinese - ricordano i 5 Stelle - era finito a ottobre nell'occhio del ciclone per aver affidato al vicesindaco non grillino Simone Siciliano ben 27 deleghe.

Proprio il comunicato stampa del Comune informava che il "vicesindaco Siciliano oltre alle deleghe a bonifiche, ambiente, ciclo integrato dei rifiuti, società miste e partecipate, grandi infrastrutture, politiche industriali e produttive ed energie, detiene anche quelle a politiche comunitarie, fondi europei, nazionali e regionali, contratti, Suap, attività produttive, agricoltura, pesca, artigianato, commercio, incentivazione dell'attività dei centri commerciali naturali, Urp e Sportello Europa".

L'accusa dei consiglieri e degli assessori rimpiazzati -

"Per noi, come da programma - è stato puntualizzato da consiglieri ed ex assessori - erano tre i temi su cui si doveva sviluppare l'impegno amministrativo: rifiuti, condono edilizio e risanamento ambientale. Messinese, invece, ci suggeriva di lavorare su car sharing e 'casa dell'acqua', dimostrando maggiore interesse per le proroghe di appalti, scaduti e chiacchierati, e per l'accordo di programma con Eni sulla riconversione della raffineria che il M5s aveva sempre contestato e rifiutato".

I militanti di una delle due fazioni "grilline", createsi a Gela, hanno lanciato sul web l'hashtag "Messinesedimettiti", che sta registrando l'adesione di centinaia di simpatizzanti.