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LʼItalicum passa al Senato nonostante le contestazioni delle opposizioni in Aula

Il premier: "Il coraggio paga, avanti con le riforme". La minoranza dem non vota

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Il Senato ha approvato l'Italicum, che torna alla Camera. I sì sono stati 184, i no 66 mentre gli astenuti 2. Matteo Renzi ha affermato: "Il coraggio paga, le riforme vanno avanti". La seduta era stata sospesa a causa delle proteste lanciate dalle opposizioni: Roberto Calderoli (Lega Nord), Vito Crimi (M5S) e Loredana De Petris (SeL) hanno infatti contestato il coordinamento formale proposto dalla presidenza, che interviene sui contenuti del testo.

LʼItalicum passa al Senato nonostante le contestazioni delle opposizioni in Aula

Renzi su Twitter lancia l'hashtag #lavoltabuona - "E due. Legge elettorale approvata anche al Senato. Il coraggio paga, le riforme vanno avanti". Così il premier commenta su Twitter aggiungendo l'hashtag "#lavoltabuona".

Il ministro Boschi: "Sembrava impossibile e invece" -
"Sembrava impossibile qualche mese fa, eppure la legge elettorale è ok anche al Senato. E' proprio #lavoltabuona". Lo scrive il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi su Twitter.

Anna Finocchiaro: "E' la migliore sintesi possibile" -
"Io credo che quella che abbiamo votato oggi in Senato sia la miglior sintesi possibile che potevamo raggiungere in questo ramo del Parlamento, con questi equilibri politici. Tutto è migliorabile, ma tutti allo stesso modo sappiamo che la riforma della legge elettorale si fa cercando il massimo consenso possibile tra le diverse forze rappresentative in Parlamento e non può rispondere ai desiderata di un solo partito". Lo dice Anna Finocchiaro, presidente della Commissione affari Costituzionali, commentando l'approvazione della riforma della legge elettorale al Senato.

Minoranza dem non partecipa al voto -
Miguel Gotor ha annunciato a nome proprio e di "alcuni senatori di diversa sensibilità" il dissenso rispetto al gruppo del Pd sulla legge elettorale, e la non partecipazione al voto. In tutto i parlamentari che hanno dato forfait sono stati 24. L'annuncio è stato fatto "nel pieno rispetto di un gruppo del quale ci onoriamo di far parte". Gotor non ha potuto fare a meno di criticare i vertici del Pd perché "non hanno neppure cercato una soluzione diversa".

I nomi dei 24 dem più i 4 dissidenti di Ncd - I senatori del Pd che non hanno partecipato al voto sono: Felice Casson, Vannino Chiti, Paolo Corsini, Erica D'Adda, Nerina Dirindin, Marco Filippi, Federico Fornaro, Maria Grazia Gatti, Miguel Gotor, Maria Cecilia Guerra, Paolo Guerrieri, Silvio Lai, Sergio Lo Giudice, Doris Lo Moro, Patrizia Manassero, Claudio Micheloni, Maurizio Migliavacca, Corradino Mineo, Massimo Mucchetti, Carlo Pegorer, Lucrezia Ricchiuti, Roberto Ruta, Lodovico Sonego, Walter Tocci. Tre gli assenti giustificati: Massimo Caleo, Rosa Maria Di Giorgi e Gian Carlo Sangalli. Si sono invece astenuti, che in Senato equivale al voto contrario, due senatori eletti nelle liste del Pd e ora nel gruppo per le autonomie, Enrico Buemi e Fausto Longo (eletto in America Meridionale). Non hanno partecipato al voto anche quattro senatori di Ncd: Antonio Azzollini, Paolo Bonaiuti, Luigi Compagna e Carlo Giovanardi.