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Jobs act, ok ai decreti legislativi: tutele estese a 1,4 milioni di lavoratori

Il consiglio dei ministri ha anche dato via libera al riordino della Cig e allʼaumento del congedo parentale. Dal 2016 spariranno i co.co.pro.

guidi poletti delrio
ansa

Il consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo ai due decreti legislativi, in attuazione del Jobs act. Vengono estese le tutele "a 1,4 milioni di lavoratori sinora esclusi" con le norme previste in materia di ammortizzatori sociali. Le norme prevedono la Cig per imprese sopra i 5 dipendenti. Aumentato anche il congedo parentale.

Novità per il congedo parentale, con l'estensione da 3 a 6 anni e da 8 a 12 anni di età del bambino dell'arco temporale entro cui mamme e papà possono beneficiarne di quello retribuito al 30% e di quello non retribuito. Ok finale anche sulle nuove tipologie contrattuali, con l'addio ai co.co.pro dal 2016. Il cdm ha approvato gli ultimi decreti attuativi del Jobs act, dando per questi due dlgs l'ultimo sì, mentre per i restanti quattro un primo ok. Tra questi, il riordino degli ammortizzatori sociali con la stretta per la cig, la cui durata massima viene fissata a 24 mesi, che possono salire a 36 mesi se "abbinata" ai contratti di solidarietà. E, ancora, l'istituzione dell'Agenzia dell'ispettorato del lavoro e dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, oltre al capitolo semplificazioni di procedure e adempimenti.

La delega sul lavoro è stata così completata, a eccezione del salario minimo: "l'unico argomento di delega che non è stato affrontato", ha affermato il ministro, Giuliano Poletti. "In un anno tutti i decreti delega del Jobs act sono stati realizzati, abbiamo esaurito il lavoro sulla riforma del mercato lavoro in modo efficace e rapido", ha sottolineato il ministro delle riforme, Maria Elena Boschi.

Poletti ha anche confermato che la durata della Naspi, il nuovo assegno di disoccupazione introdotto con il Jobs act, sarà strutturalmente di due anni: il riordino degli ammortizzatori sociali e gli interventi di politiche attive producono "una disponibilità di risorse che portano a stabilizzare a 24 mesi la Naspi", ha spiegato. Inoltre, in uno dei quattro decreti legislativi che ora andranno all'esame del Parlamento, per il parere delle commissioni Lavoro, si prevede "un assegno di ricollocazione, nuovo strumento finalizzato al fatto che se un lavoratore perde un lavoro dopo 6 mesi, è possibile che abbia un assegno che può essere usato per acquistare servizi per ricollocamento", ha spiegato Poletti.

Arrivano le ferie solidali - Uno dei decreti attuativi del Jobs act prevede le ferie solidali, ossia la possibilità per i lavoratori di cedere, a titolo gratuito, ai propri colleghi, "che svolgono mansioni di pari livello e categoria" i riposi e le ferie maturate "al fine di assistere i figli minori che, per le particolari condizioni di salute, hanno bisogno di assistenza e cure costanti da parte dei genitori".