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Jobs Act, Matteo Renzi incontra i sindacati: "Al Paese serve un clima di fiducia"

Unʼora per parlare di riforma del Lavoro, poi tocca a Confindustria. Il premier poi replica: "Altro che slogan, stiamo correndo con misure di rara intensità"

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agenzia

Matteo Renzi ha incontrato i sindacati per discutere della riforma del lavoro. L'incontro è durato 60 minuti visto che subito dopo al vertice con Cisl-Cgil-Uil-Ugl-Ulps-Cocer ci sarà quello con Confindustria. Renzi vuole stringere i tempi sul Jobs Act per cercare di portare a termine la riforma. "Il Paese ha bisogno di un clima di fiducia", ha esordito il premier. Prossimo appuntamento il 27 ottobre, dopo che i tre milioni di lavoratori manifesteranno a Roma.

Jobs Act, Matteo Renzi incontra i sindacati: "Al Paese serve un clima di fiducia"

"Salvare Ast, Termini e Ilva" - Il premier ha assicurato ai sindacati che nella legge di stabilità sarà inserita una quota aggiuntiva di 1,5 miliardi per estendere gli ammortizzatori sociali. Poi la richiesta di salvare urgentemente i tre stabilimenti di Termini Imerese, l'Ilva di Taranto e l'Ast di Terni: "Sono le tre T di cui bisogna subito occuparsi insieme".

"2 miliardi per la riduzione delle tasse nella legge di stabilità" -
Nella legge di stabilità ci saranno due miliardi per la riduzione delle tasse sul lavoro e un miliardo per la scuola, ha rassicurato il presidente del Consiglio. Parlando di evasione ha poi aggiunto: "L'evasione fiscale va combattuta non con gli show ma attraverso l'incrocio delle banche dati".

"Bonus 80 euro strutturale dal 2015" - Il bonus fiscale ai lavoratori dipendenti (i cosiddetti 80 euro) sarà strutturale a partire dal 2015. Renzi ha detto che si stanno studiando le modalità tecniche per l'operazione.

Ampliamento della contrattazione decentrata - Il Governo sta valutando un emendamento sul Jobs act con norme sulla rappresentanza sindacale e sull'ampliamento della contrattazione decentrata. Hanno riferito da partecipanti alla riunione con i sindacati.

Reintegro per licenziamenti discriminatori e disciplinari - La tutela del reintegro previsto dall'art.18 dello Statuto dei lavoratori per i licenziamenti ingiustificati resterà per quelli discriminatori ma anche per i disciplinari "previa specifica delle fattispecie", ha proseguito Matteo Renzi. Sui licenziamenti disciplinari "c'è una norma molto chiara della direzione Pd", per "chiarire le fattispecie" del reintegro, bisogna "avere la pazienza di attendere il decreto legislativo".

Ai sindacati, "non voglio dividervi ma avete le vostre colpe" - "Non voglio dividere il sindacato, il sindacato fa il sindacato. In questa crisi però vi sono responsabilità anche di chi rappresenta il mondo del lavoro", ha poi detto il presidente del Consiglio.

Sblocco salari polizia-militari nella legge di stabilità
- Puo' essere la legge di stabilità lo strumento per sbloccare i tetti salariali di forze di polizia e militari. Lo ha comunicato il premier Matteo Renzi incontrando a Palazzo Chigi i sindacati di polizia e dei carabinieri.

All'incontro presenti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio e i ministri del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, dell'Economia Pier Carlo Padoan, della Pa Marianna Madia. Presenti anche i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Luigi Angeletti e Geremia Mancini. Il premier ha concluso il vertice affermando che "ci sono stati sorprendenti punti d'intesa". Da parte dell'esecutivo, ha ribadito, "nessuno slogan, stiamo producendo atti parlamentari di rara intensità".