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Jobs Act, il ministero corregge i dati sul lavoro: i posti fissi sono la metà

Nei primi 7 mesi del 2015 si sono registrati 327.758 contratti a tempo indeterminato in più e non 630.585 come comunicato in precedenza

giuliano poletti senato
ansa

Il ministero del Lavoro corregge i dati diffusi mercoledì sul numero dei contratti. Nei primi sette mesi del 2015 si sono registrati 327.758 contratti a tempo indeterminato in più e non 630.585 come comunicato in precedenza. Anche se dimezzato, il dato resta positivo tanto più se lo si confronta con quello del 2014 quando i contratti a tempo indeterminato registrati in più nei primi 7 mesi furono solo 12.875.

Ministero: "Al netto delle correzioni i dati restano positivi" - Inoltre, sottolinea il ministero, "nella tabella corretta l'incremento delle attivazioni dei contratti a tempo indeterminato" sullo stesso periodo del 2014 "è del 39,3% anziché del 30,5%" diffuso mercoledì. Infatti nei primi sette mesi del 2014 furono attivati 771.486 contratti a tempo indeterminato mentre nello stesso periodo del 2015 hanno superato il milione (esattamente 1.074.740).

I dati, secondo il ministro Giuliano Poletti, anche corretti, evidenziano ormai in modo tangibile l'effetto positivo degli sgravi per le assunzioni stabili. "Quello che abbiamo sempre detto e che ribadiamo è che strutturalmente il costo del lavoro stabile deve essere più basso delle altre tipologie contrattuali" ha detto Poletti sottolineando che "il tema degli sgravi per le assunzioni è un tema posto" per la Legge di Stabilità.

Crollano le collaborazioni a favore di contratti stabili - Commentando i dati il ministro ha poi evidenziato come "stanno aumentando in maniera importante i contratti a tempo indeterminato e crollano le collaborazioni". Infatti, secondo i dati del ministero, nei primi 7 mesi del 2015 le collaborazioni attivate sono calate del 22% passando da 363.932 del 2014 ai 281.547 del 2015.

Sempre secondo la nuova tabella migliorano anche i dati di tutti i contratti attivati (a tempo determinato, apprendistato, contratti di collaborazione, altri contratti) che sono stati 5.150.539 e non 4.954.024 come comunicato precedentemente. Mentre il saldo fra i nuovi contratti registrati e quelli cessati nei primi sette mesi del 2015 registra 1.136.172 contratti attivati in più.

Il rinvio dei decreti attuativi - Gli ultimi quattro decreti attuativi del Jobs Act erano attesi in Consiglio dei ministri già per i primi giorni di agosto, salvo poi essere rinviati alla prima riunione utile dopo la pausa estiva. Sarebbero dovuti essere discussi venerdì, e invece è arrivato un altro rinvio.

"Il premier mi ha confermato che non c'è assolutamente alcun problema di merito", ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. "Altri provvedimenti - ha aggiunto - che devono andare all'approvazione del Consiglio dei ministri erano in scadenza", mentre per completare l'attuazione della delega sul lavoro "c'è ancora tempo fino a metà settembre".