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Italicum, Verdini e Alfano mettono i paletti a Renzi

I centristi di Ala puntano i piedi sulla soglia di sbarramento: "Quella al 3% va bene così e non si tocca"

Proseguono le grandi manovre sulle modifiche alla legge elettorale, l'Italicum, voluta dal premier Matteo Renzi.

A muoversi dietro le quinte non ci sono solo le forze di minoranza, ma anche quelle che sostengono il governo. I centristi di Ala, Alfano e Verdini, iniziano a mettere i propri paletti. "Va bene alcune modifiche, ma lo sbarramento del 3% non si tocca", dicono i bene informati.

Il retroscena è raccontato dal quotidiano Repubblica. "Prima di trattare con Forza Italia", dicono a Renzi, "devi accordarti con noi". Verdini e Alfano si sono spesi per la sopravvivenza dell'esecutivo Renzi e ora vorrebbero evitare di ritrovarsi una legge elettorale modificata che però avrebbe ripercussioni distruttive nei loro confronti. Un punto fermo per Ala deve rimanere la soglia di sbarramento, attualmente fissata al 3%.

Quella soglia non va toccata, verso l'alto, perché significherebbe rimanere fuori dal Parlamento (stando agli ultimi sondaggi). C'è da costruire un'alleanza, prima delle elezioni, tra i partiti del centro. Solo così si potrebbe aumentare la possibilità di superare quello sbarramento. C'è invece un'apertura al proporzionale, magari non puro ma attraverso i collegi uninominali più piccoli. E infine Ala punta anche all'eliminazione del ballottaggio, tanto caro invece a Renzi. Quello che sicuramente va ritoccato è però il premio di maggioranza. "La sera delle elezioni", dicono i centristi, "bisogna sapere chi ha vinto ma senza un stragrande premio, il governo deve comunque passare da un accordo col parlamento".