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Italicum, minoranza del Pd scrive a Renzi: sei offensivo, sì alla mediazione

Documento di Sinistra Dem, componente del partito che fa capo a Gianni Cuperlo: "Non usare il concetto di dignità ai fini di polemica interna"

gianni cuperlo detto l'inutile
ansa

"Dignità è un concetto profondo ed è offensivo usarlo a fini di polemica interna.

Nessuno può dire che chi esprime un'opinione diversa colpisce la dignità di una comunità come il Pd". Lo si legge in un documento di Sinistra Dem, la componente del Partito democratico che fa capo a Gianni Cuperlo. "Una mediazione è ancora possibile", si legge nel testo.

"In quella lettera - prosegue il documento - il segretario sostiene che chiunque avanza una proposta di miglioramento dell'Italicum vuole azzerare le riforme e colpire il cambiamento. Ma questo è falso. Noi vogliamo le riforme e vogliamo quel cambiamento che proprio certe sordità in questo passaggio rischiano di mettere in crisi. Abbiamo mostrato coi fatti che l'unità del Pd la pratichiamo", come si è visto in precedenti passaggi parlamentari.

"Ma oltre ai diritti - si legge ancora - esistono dei doveri di coerenza quando in gioco entrano principi che riguardano la qualità della democrazia. Per parte nostra vogliamo unire e cambiare nel verso giusto".

Sinistra Dem afferma poi che "colpisce la sottovalutazione del danno che deriverebbe al governo e al Pd da una rottura. E' ancora possibile correggere l'equilibrio del sistema - insiste il documento - che nascerà dalla doppia riforma (della Costituzione e della legge elettorale). Ad esempio rivedendo composizione e funzioni del Senato, scegliendo la via di una vera Camera delle Regioni. Questo implicherebbe anche una revisione dei contrappesi necessari a fronte di una legge elettorale che cambia la forma di governo nella direzione di un premierato forte".

"Senza queste e altre correzioni - prosegue il documento - lo spostamento del potere legislativo dal parlamento al governo è destinato a produrre uno squilibrio. Naturalmente si dovrebbe garantire una coincidenza dei tempi tra l'entrata in vigore della nuova legge elettorale e il completamento della riforma costituzionale. Sono proposte ragionevoli. Una mediazione è ancora possibile, ma servono volontà, coraggio e parole scolpite".

"Fiducia sarebbe uno strappo gravissimo"

- Una eventuale fiducia sull'Italicum "sarebbe uno strappo gravissimo", afferma ancora il documento di Sinistra Dem. L'affermazione di Renzi, per il quale la sorte dell'Italicum e quella del governo sono legate, "è un modo per mettere tutti con le spalle al muro. Su materie di questo genere - si legge - un governo saggio dovrebbe chiamare alla responsabilità del Parlamento che è cosa diversa dal 'prendere o lasciare'".

La fiducia, poi, "sarebbe uno strappo gravissimo. Non a caso - prosegue Sinistra Dem - i precedenti sono due. La legge Acerbo del '23 in avvio del regime fascista e la cosiddetta 'legge truffa' del '53. Qua si parla d'altro: di un governo che potrebbe imporre un voto di fiducia, vale a dire la massima espressione di una fedeltà alla propria parte, sulla materia che più di ogni altra dovrebbe essere condivisa tra gli schieramenti. Noi lavoriamo perché non accada e comunque non chiederemo voti segreti. Siamo perché tutto avvenga nella trasparenza e nella lealtà".

Guerini: "Mi auguro vi sia da parte di tutti responsabilità"

- Replica il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, a margine di un seminario organizzato dai Dem per i 10 anni delle primarie: "Mi auguro che da parte di tutti vi sia responsabilità nell'affrontare un passaggio che è importante per il Paese e per il partito". Sull'Italicum, sottolinea, c'è "più compattezza di quella che le cronache di questi giorni stanno mettendo in mostra".