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Grillo: "Aboliamo le elezioni popolari e si sorteggi chi andrà in Parlamento"

Il leader M5s lancia sul suo blog una provocazione (ma forse non lo è) per cambiare rotta dal momento che, dice il leader M5s, "questo sistema non funziona"

Grillo:
ansa

Il sistema parlamentare fondato sulle elezioni popolari "è rotto, non funziona.

Perché allora non cambiare e scegliere le persone che andranno in Parlamento sorteggiandole?". La proposta, non è chiaro se provocatoria o un vero e proprio progetto politico, arriva da Beppe Grillo. Per uscire dall'impasse, afferma il leader M5s, "io un'idea ce l'ho: il suo nome tecnico è sortition. Il nome comune è selezione casuale".

Grillo illustra poi il progetto agli attivisti del movimento: "L'intuizione è di un certo Brett Hennig ed è molto semplice: selezioniamo le persone a sorte e le mettiamo in Parlamento. Sembra assurdo, ma pensateci un attimo. La selezione dovrebbe essere equa e rappresentativa del Paese. Il 50% sarebbero donne. Molti sarebbero giovani, alcuni vecchi, altri ricchi, ma la maggior parte di loro sarebbero gente comune. Sarebbe un microcosmo della società".

Come nella democrazia ateniese - Tuttavia, ha continuato, "ci sarebbe un importante effetto collaterale: se sostituissimo le elezioni con il sorteggio e rendessimo il nostro Parlamento veramente rappresentativo della società, significherebbe la fine dei politici e della politica come l`abbiamo sempre pensata. Non è così pazza come idea. La selezione casuale è stata un elemento chiave del modo in cui si è svolta la democrazia nell'antica Atene".

Grillo illustra a questo punto la "demarchia" che, spiega, era un concetto fondante della civiltà classica. "Anche Aristotele - sottolinea -, nella sua Retorica, definisce la democrazia stessa come la forma in cui si estraggono a sorte i rappresentanti".

Un'idea che viene dunque dagli antichi Ateniesi, secondo Grillo. Erano loro, dice, che "selezionavano a caso i cittadini per occupare la maggior parte dei loro posti politici. Sapevano che le elezioni erano dispositivi aristocratici. Sapevano che i politici di carriera erano una cosa da evitare. E penso che ora sappiamo anche noi queste cose. Ma più interessante dell'antico uso della selezione casuale è la sua moderna rinascita".

"Questo metodo funziona" - "La riscoperta della legittimità della selezione casuale in politica è diventata così comune negli ultimi tempi, che ci sono semplicemente troppi esempi di cui parlare. Certo, so bene che se provate a chiedere chi è d'accordo troverete molti pareri sfavorevoli. Ma vi dico un fatto sorprendente. Funziona".

Da tutti gli esempi moderni per Grillo "emerge un fatto: se date alle persone la responsabilità, agiscono in modo responsabile. Non fraintendetemi, non dico che è perfetto. La domanda giusta è: funziona meglio? Per quanto mi riguarda, la risposta è SI. Proprio in questi anni si sta sperimentando la selezione naturale. Possiamo introdurla nelle scuole, nei luoghi di lavoro e in altre istituzioni, come sta facendo 'Democracy In Practice' in Bolivia. Possiamo tenere giurie politiche e assemblee di cittadini, come sta facendo la New Democracy Foundation in Australia, o come sta facendo il Jefferson Center negli Stati Uniti e come sta facendo il governo irlandese in questo momento o come la Fondazione Sortition sta facendo nel Regno Unito. Forse il primo passo sarebbe una seconda Camera nel nostro Parlamento, piena di persone scelte a caso, un Senato dei cittadini, se volete. C'è una campagna per un Senato popolare in Francia e un'altra campagna in Scozia. Sarebbe come un cavallo di Troia nel cuore del governo. E poi sostituire le elezioni con il sorteggio".

Secondo Grillo "oggi stanno accadendo cose incredibili. Si sta mettendo in discussione tutto. Le idee di queste persone non sono così strane come appaiono. Io ne so qualcosa. Come diceva René Descartes, 'se vuoi veramente conoscere la verità, almeno una volta nella vita devi dubitare, il più profondamente possibile, di tutte le cose".