FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Grandi opere, Renzi: "Ponte sullo Stretto, 100mila posti di lavoro"

Per il dopo-riforme il premier punta sulla ripresa delle grandi opere e sulla banda larga per far diventare lʼItalia una "gigabit society". Grillo: "Renzi è un menomato morale"

Il premier Renzi rilancia le grandi opere, con particolare riferimento al Ponte sullo Stretto.

Per "togliere la Calabria dall'isolamento e far sì che la Sicilia sia più vicina", afferma il presidente del Consiglio nel corso dell'incontro per i 110 anni di Salini-Impregilo. Il Ponte sullo Stretto di Messina può creare "centomila posti di lavoro", aggiunge. Altro obiettivo è la banda larga, affinché l'Italia diventi una "gigabyte society".

"Quello che chiedo - ha spiegato Renzi - è che, finita la parte delle riforme, si possa tornare a progettare il futuro. Occorre che le amministrazioni locali tornino a mettere i propri uffici tecnici in condizione di funzionare e di fare progetti, dalle scuole alle strade". E serve anche "un lavoro di burocrazia semplificata, per permettere ai cantieri che sono pronti a partire di essere finalmente sbloccati. E serve una gigantesca operazione di infrastrutturazione della banda larga per costruire la gigabit society".

E poi, secondo il premier, "bisogna continuare le grandi opere, dalla Bari-Lecce alla Napoli-Palermo, con il Ponte sullo Stretto, in un'operazione che sia utile, crei posti di lavoro e ci metta nelle condizioni di togliere l'isolamento della Calabria e avere la Sicilia più vicina". Infine, Renzi ha citato anche la Variante di Valico e il Terzo valico tra Liguria e Piemonte. E, rivolto a Pietro Salini, numero uno del gruppo, ha invitato: "Se siete nella condizione di sbloccare le carte e di sistemare quello che è fermo da 10 anni, noi ci siamo".

Grillo: "Opera costosissima che non vedrà mai la luce" - "Il menomato morale ha detto di essere pronto ad aprire i cordoni della borsa (di soldi pubblici dei cittadini) per far ripartire il progetto del Ponte sullo Stretto, un'opera costosissima, inutile e in piena zona sismica". E' quanto scrive Beppe Grillo sul suo blog, aggiungendo: "E' un'opera che non vedrà mai la luce, già costata circa 600 milioni di euro ai contribuenti, per il quale Monti stanziò 300 milioni per il pagamento delle penali per la non realizzazione del progetto".

"Secondo il piano economico, approvato dal consiglio d'amministrazione della Stretto di Messina s.p.a. - prosegue il leader del Movimento -, il costo dell'opera sarebbe di 8,5 miliardi di euro, pari a mezzo reddito di cittadinanza con cui il M5s salverebbe 10 milioni di italiani dalla fame. Un ponte di 3.000 metri con profilo aerodinamico non è mai stato fatto prima d'ora. Non gli basta il record di 80 miliardi di aumento del debito pubblico nei primi sei mesi di quest'anno, ne vuole creare altro senza portare alcun beneficio ai cittadini".

E poi su Twitter il leader del M5s rincara la dose. "Renzi 2012: 'Gli 8 miliardi del #pontesullostretto li dessero alle scuole'. La sua parola vale 0. Il 4/12 si avvicina", scrive Grillo.

Boldrini: "Io non lo considero una priorità" - Critica anche la posizione di Laura Boldrini. "Per me il Ponte sullo Stretto non è una priorità", afferma la presidente della Camera. "Per me la prioritaà sarebbe rilanciare il lavoro al Sud, mettere in sicurezza il nostro territorio. Se abbiamo poche risorse, le dobbiamo usare per mettere in sicurezza il nostro territorio", sottolinea.