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Governo, centrodestra e M5s: Salvini apre al dialogo, muro di Berlusconi

Il segretario leghista ha telefonato a Di Maio per "vedere se cʼè unʼidea comune", ma il leader di Forza Italia chiude a ogni contatto: "Ho aperto la porta per cacciarli"

Governo, centrodestra e M5s: Salvini apre al dialogo, muro di Berlusconi - foto 1
agenzia

"Con il M5s vedremo se c'è una idea comune".

Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini. "Finora - ha annunciato - non c'è stato nessun contatto, ma conto di realizzarlo: telefonerò a Di Maio per la presidenza delle Camere". La telefonata poi è arrivata nel pomeriggio di mercoledì. Muro, invece, di Silvio Berlusconi che, a chi gli chiede di un'apertura all'ipotesi di un governo con i Cinquestelle, risponde: "Ho aperto la porta per cacciarli".

"Martedì sera a Palazzo Grazioli con gli alleati abbiamo stretto un accordo - sottolinea infatti il leader di Forza italia - perché non ci sia nessuna possibilità di passaggio da un gruppo all'altro all'interno della stessa coalizione né in Parlamento né nelle amministrazioni locali". E precisa: "Chi cambia va nel gruppo misto".

Salvini: "Scelte condivise con la coalizione" - Parlando alla stampa estera, Salvini conferma che "il vertice di martedì con Berlusconi e la Meloni è stato molto positivo e con scelte unitarie e condivise; mancano solo i nomi di alcuni candidati sindaci e candidati governatori, ma la squadra è del centrodestra unito e compatto".

Sottolinea poi che "c'è l'accordo che l'indicazione che verrà fatta al presidente della Repubblica, se e quando verremo convocati, sarà quella di premier per Matteo Salvini come coalizione vincente e l'impegno sarà lavorare per trovare i numeri per un governo; ma lo faremo come squadra, non come singoli. Questo è l'ultima cosa che mi interessa, non rivendico la presidenza del Consiglio, che è l'ultima mia preoccupazione".

Lega alla ricerca di una mediazione - Precisa poi che "la flat tax è irrinunciabile, la riforma fiscale non uscirà mai dal nostro progetto. Noi puntiamo sullo sviluppo, sul detassare chi dà lavoro, non sull'assistere chi sta a casa. Sono due filosofie diverse. Vediamo se troviamo una mediazione, io riparto dal sud e studierò la proposta dei Cinquestelle che è cambiata diverse volte".

Quanto a un'ipotesi di Salvini alla presidenza del Senato il diretto interessato afferma: "Qualcuno mi ha fatto l'onore di fare il mio nome per la presidenza del Senato, mi riempie di gioca ma voi mi vedete come presidente del Senato? Ho già in programma una decina di comizi ma come presidente del Senato sarebbe complicato... Sono onorato ma voglio fare altro, la risposta è no. Nemmeno mia mamma ci avrebbe mai pensato, non è quello per cui mi sono impegnato e per cui mi hanno votato".

D'altra parte, alla stessa domanda Berlusconi aveva replicato: "Vedremo, è ancora tutto campato per aria". Sulle presidenze delle due Camere Salvini ai giornalisti dice che "chiamerò tutti e poi come centrodestra faremo una scelta comune: non ci saranno scelte solitarie o fughe solitarie", sottolineando che il centrodestra rimarrà compatto. "Farò di tutto perché gli italiani non siano costretti ad andare a votare nei prossimi mesi e non perché ho paura - continua -. L'unica riforma elettorale possibile è partire da questa, inserendo il premio di maggioranza per la coalizione che vince, altrimenti tra un anno e mezzo siamo ancora qui a discutere".

Le telefonate ai leader Di Maio, Martina e Grasso - "A nome della coalizione più votata dagli italiani ho ritenuto mio dovere telefonare a Di Maio, Martina e Grasso - ha detto il segretario della Lega -, per aprire un dialogo sulle presidenze delle Camere per garantire agli italiani che si perda meno tempo possibile e che si rispetti il voto del 4 marzo. Rendere più veloci e trasparenti i regolamenti, tagliare vitalizi e spese inutili sarà una nostra priorità". Tanto Martina quanto Grasso hanno convenuto sulla necessità di individuare delle figure di garanzia, mentre Di Maio ha rivendicato la presidenza della Camera. "Ho ricordato a Salvini che il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica del Paese, con il 32% dei voti, pari a quasi 11 milioni di italiani che ci hanno dato fiducia, e che alla Camera abbiamo il 36% dei deputati - ha scritto in un post su Facebook -. Per noi questa volontà è sacrosanta e vogliamo che venga rispecchiata attraverso l'attribuzione al MoVimento della presidenza della Camera dei Deputati".

Di Maio: "Per fare il governo saremo più veloci della Germania" - "In Germania dopo circa sei mesi è stato ancora formato il Ggverno, credo che ci impiegheremo di meno rispetto a quei tempi". Lo ha dichiarato il candidato premier del M5s, Luigi Di Maio.

"Vogliamo mettere al centro del confronto le soluzioni per risolvere i problemi degli italiani - ha aggiunto - di ministeri si parla con il Capo dello Stato, ma con le forze politiche in Parlamento parliamo di temi. E anche per le nomine dei vertici delle società partecipate proporremo lo stesso approccio: privilegiamo il merito, perché qui in gioco c'è lo sviluppo dell'Italia".