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Di Maio: "Non siamo come la Lega, inevitabile M5s al governo"

Dal palco di Pomigliano dʼArco il leader pentastellato sfida gli avversari: "O parlate con noi o difficile trovare la maggioranza"

Di Maio:
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"Non siamo una forza territoriale, siamo  proiettati al governo di questo Paese, non come altri che sono forze politiche territoriali che stanno a oltre 15 punti da noi".

Lo afferma Luigi Di Maio, accolto nella sua Pomigliano d'Arco, facendo un chiaro riferimento alla Lega. "Non siamo né di destra né di sinistra - spiega il leader M5s - sono categorie superate e dobbiamo dirlo con forza perché è questo che ci ha fatto arrivare dove siamo".

"Parlino con M5s o difficile legislatura parta" - "Ci sono da eleggere i presidenti delle Camere, noi siamo pronti al dialogo con tutti ma dovete venire a parlare con noi perché - sottolinea - è difficile fare qualcosa in questa legislatura".

"Tutti passaggi necessari perché M5s sia al governo" - "Faremo tutti i passaggi istituzionali necessari per andare al governo, noi vogliamo andare a Palazzo Chigi perché abbiamo le mani libere per fare le cose giuste e non per farci i selfie". "Il nostro impianto democratico dimostra che puoi fare anche una legge elettorale contro qualcuno ma se il popolo vuole quella forza vince sempre", dice Di Maio. "Sento sulle mie spalle tutta la responsabilità di non tradire la fiducia del Paese, per me i munti stanno passando come giorni per quanto sono intensi", spiega il leader M5s che sottolinea: "Se vogliono passare il tempo a dire che il M5s vince perché promette il reddito di cittadinanza i commentatori sbaglieranno ancora una volta e si ritroveranno il M5s al 35%".

Quindi Di Maio si rivolge alla folla: "Nulla è impossibile se ci crediamo, io sento davvero che è cominciata la Terza Repubblica, ed è la vostra Repubblica. Non siamo superuomini, stateci vicini e riusciremo a entrare al governo".

"Vi trattano da miserabili, volete diritti" - "Vi trattano come miserabili, come gente che vuole soldi, ma voi siete persone che vogliono diritti. Oggi non c'è più lo Stato e noi vogliamo costruirlo lo Stato italiano".

"Come avevo previsto centrodestra sfasciato il giorno dopo" - Di Maio parla anche degli avversari, in particolare del centrodestra: "Salvini ha detto che farà lui il premier. Berlusconi gli ha detto: 'Complimenti Salvini, ma il leader sono io'. E' successo quello che avevo previsto: si sono sfasciati il giorno dopo, e l'ho detto non perché mi faccia piacere".

"Confindustria? Accolgo sue parole, noi aperti" - "Ho sentito tanti apprezzamenti da ambienti che non sono vicini a noi, che hanno detto 'mettiamoli alla prova'. Bene io accolgo senza polemica e senza fraintendimenti questi apprezzamenti, dobbiamo essere aperti, inclusivi", afferma con chiaro riferimento alle parole arrivati prima da Confindustria e poi da Sergio Marchionne nei riguardi del M5s.