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Def, Renzi: ipotesi taglio tasse nel 2016

Per il premier la crescita nel 2015 sarà dello 0,7%. "Riduciamo le tasse per 18 miliardi più i 3 di clausole di salvaguardia che eliminiamo", ha aggiunto

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"Le tasse non aumenteranno, un eventuale taglio ci sarà nella legge di Stabilità per il 2016, se saremo in condizione".

Lo ha detto il premier Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei ministri sul Def. "Abbiamo disattivato 3 miliardi di clausole che avevano previsto i governi precedenti", ha aggiunto. "Nel 2015 riduciamo le tasse per 18 miliardi più i 3 di clausole che eliminiamo".

Def, Renzi: ipotesi taglio tasse nel 2016

La crescita 2015 "sarà allo 0,7%", ha sottolineato il presidente del Consiglio, spiegando che il governo ha voluto essere "prudente". "Le clausole di salvaguardia le abbiamo totalmente eliminate".

"Non è una manovra che toglie soldi agli italiani"

- "Questo Def non è una manovra che toglie i soldi dalle tasche degli italiani, ma sta in linea con la legge di Stabilità", ha ribadito il premier al termine del Cdm.

"No tagli alle prestazioni ma servono risparmi"

- "Non ci saranno tagli alle prestazioni per i cittadini ma c'è bisogno che la macchina pubblica dimagrisca un po' e se i sacrifici li fanno i politici o salta qualche poltrona nei cda male non fa", ha detto ancora Renzi illustrando il Def.

"Il 2015 è 'numero zero' per dichiarazione dei redditi precompilata"

- "Noi consideriamo il 2015 un numero 0 per la dichiarazione dei redditi precompilata, vediamo come può essere fatta questa sorta di grande sperimentazione, credo sia comunque un passo avanti", ha dichiarato il premier, precisando come la versione di quest'anno richieda "una serie di attenzioni ancora molto complicate" e sia comunque "migliorabile".

"Finito il tempo della politica che chiede sacrifici ai cittadini"

- "E' finito il tempo in cui politici chiedevano sacrifici ai cittadini, da questo governo non vengono richieste nuove tasse, noi continueremo con la detassazione, con misure che serviranno a creare crescita e occupazione".

"Spending review varrà lo 0,6% del Pil, 10 miliardi"

- "La spending review varrà lo 0,6% pil, più o meno 10 miliardi, anche se pensiamo ci sia un margine migliore, uno spazio per tagliare per 20 miliardi".

Padoan: "Pil +1,4% nel 2016, +1,5% nel 2017"

- Il Pil crescerà dello 0,7% quest'anno, dell'1,4% nel 2016 e dell'1,5% nel 2017. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al termine del cdm sul Def. "Il rapporto deficit/Pil dell'Italia sarà del 2,6% per quest'anno, del 1,8% nel 2016, dello 0,8% nel 2017". Le clausole di salvaguardia saranno disinnescate in parte con la spending review, in parte "automaticamente" con benefici della crescita.