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Comunarie Genova, Grillo:io garante M5s,chi non approva crei partito

Dopo il caso Cassimatis il leader del Movimento torna a sottolineare che è lui lʼunico custode delle regole del Cinquestelle. Di Maio: "Attenti alla nostra classe dirigente"

"Dobbiamo intenderci su che cos'è la democrazia.

Una democrazia senza regole non è democrazia. Noi abbiamo le nostre, io sono il garante e le faccio rispettare. Chi non è d'accordo si faccia il suo partito". Lo ha detto Beppe Grillo, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul caso delle Comunarie di Genova, annullate. "Non c'è nessun problema di metodo, così è giustissimo ed è tutto spiegato nel blog", ha sottolineato il leader pentastellato.

La dichiarazione del leader M5s, a margine del convegno organizzato dallo stesso movimento sull'acqua pubblica, arriva a pochi giorni dalla "sconfessione" operata dallo stesso Grillo di Marika Cassimatis, candidata sindaco e capolista a Genova, dopo aver vinto le Comunarie, di un gruppo a cui il capo del movimento ha deciso di "non concedere l'utilizzo del simbolo".

Taverna: "Lo ha deciso Grillo, a noi va bene" - Sul caso dell'annullamento della candidatura della Cassimatis la senatrice Paola Taverna dice ai cronisti che le chiedono il suo parere: "Perché lo chiedete a me? Chiedetelo a lui. E' una decisione presa dal blog, ha parlato e a noi va bene così".

Le parole di Grillo hanno suscitato grande clamore tra le altro forze politiche. "Grillo rivendica la totale assenza di regole e di democrazia nel M5s - ha detto il senatore Pd Andrea Marcucci -. A Genova come ovunque in Italia. C'è solo la voce del padrone. E' l'ora che i sinceri democratici e i cultori della deriva autoritaria si facciano sentire".

E il senatore leghista Roberto Calderoli: "Ora basta. Non possiamo accettare di ricevere lezioni di moralità e onestà da una persona come Grillo. Non possiamo accettare che a farci la morale sia un pluripregiudicato, nonché pluriomicida anche se per un omicidio colposo. E se possiamo stendere un velo pietoso su di lui da un punto di vista giudiziario, non possiamo dal punto di vista politico. Perché chi cancella le primarie, anzi le 'comunarie', perché il candidato vincente non gli è gradito, e chi 'banna' Pizzarotti e si ostina a salvare la Raggi, per motivi che nessuno ancora riesce a comprendere, non ha alcuni diritto di dare lezioni agli altri".

Di Maio: "Noi attenti alla nostra classe dirigente" - "E' una normale procedura quando si hanno sentori che coloro che si candidano con noi possono passare al Gruppo Misto. Meglio bloccare queste persone in partenza, si parla tanto di selezione della classe dirigente, noi non inseguiamo persone che hanno pacchetti di voti sul territorio ma vogliamo persone che sono sincere". Lo afferma il vice presidente della Camera Luigi Di Maio. "Sono arrivate diverse segnalazioni nei giorni della vittoria alle Comunarie di Cassimatis, il punto è che noi siamo molto attenti a selezionare i nostri candidati. Quando c'è qualcosa che non va è giusto che si faccia così", aggiunge.