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Caso Roma, Raineri: "Manca legalità? Un magistrato se ne va..."

Il sindaco annuncia la verifica delle nomine del suo staff e il taglio dei compensi e commenta: "Diamo fastidio ai poteri forti". Di Maio: "Non arretriamo neanche di un millimetro"

Dopo il terremoto capitolino, con le cinque dimissioni a catena, il sindaco Virginia Raggi reagisce con forza e assicura, parlando ai suoi assessori: "Io non mi spavento e vado avanti.

Già oggi daremo un primo segnale. Stiamo valutando personalità di grande rilievo e caratura". Beppe Grillo non sarà a Roma lunedì, come annunciato in un primo momento, e dà spazio al direttorio. Di Maio conferma l'appoggio alla Raggi: "Noi non arretriamo".

Parole importanti, quelle del primo cittadino, dopo l'addio di cinque esponenti dell'amministrazione capitolina (la Raineri è stata solo la prima della lista). "Le dimissioni non ci fanno paura - ha detto ancora la Raggi alla sua giunta -. Diamo fastidio ai poteri forti ma siamo uniti e determinati. Siamo decisi a lavorare per il bene di questa città".

Verifica sulle nomine e taglio dei compensi - La prima iniziativa del sindaco è una verifica su tutte le delibere di nomina dei componenti dello staff capitolino per vagliarne la correttezza e revisionare al ribasso alcuni compensi. Tra gli stipendi da tagliare, quello del capo della segreteria politica Salvatore Romeo, che dichiara: "Il mio stipendio? Sicuramente non sarà rivisto al rialzo. Dovremo rivedere tutte le fasce di retribuzione".

Beppe Grillo: vengo a Roma, anzi no - Beppe Grillo prima dice che lunedì sarà a Roma per fare il punto con il direttorio e per confrontarsi con il sindaco e poi ci ripensa. Il leader pentastellato decide di non raggiungere la città eterna per lasciare spazio, dicono in ambienti del partito, al direttorio, con cui invece si confronterà la Raggi.

Crisi e caso Raineri - Il primo cittadino è nell'occhio del ciclone dopo le dimissioni a raffica nella giunta in seguito al parere dell'Anticorruzione. I rilievi di Cantone avevano indotto proprio il sindaco ad avviare la procedura di revoca nei confronti della Raineri, che però ci tiene a precisare: "Io mi sono dimessa prima, la revoca non è ancora intervenuta le dimissioni sì. Se incontrerò il sindaco? Assolutamente no, sono venuta a prendere le mie cose". Poi taglia corto: "Quando arriverà a Milano scrivero' le ragioni per cui ho preso questa decisione".

Al via selezione curriculum - Virginia Raggi è al lavoro per selezionare i curriculum per sostituire, oltre alla Raineri, anche l'ex assessore al Bilancio Marcello Minenna e i vertici di Ama e Atac. "Obiettivo - spiegano dallo staff del sindaco, interpellati sui tempi delle scelte - è trovare le personalità migliori".

Fantasia il nuovo capo dell'Atac - Intanto il primo sostituto è stato scelto: sarà Manuel Fantasia il nuovo amministratore unico di Atac. A sostituire Armando Brandolese, che si è dimesso insieme all'ex dg Marco Rettinghieri, è un ingegnere nucleare esperto di trasporti, con esperienze internazionali.

Di Maio: "Non arretreremo neppure di un millimetro" - Tra le fila grilline è il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, a riconfermare la sua fiducia nella Raggi. "Chi parla di caos non ha capito che sta parlando di Roma, e a Roma la straordinarietà noi la trasformeremo in ordinarietà. Non arretreremo nemmeno di un millimetro, andremo avanti".