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Caso multe, il sindaco Marino contestato "Pagate tutte, ma io non mi dimetto"

Proteste al Campidoglio contro il primo cittadino di Roma. "Te ne devi andare", hanno urlato alcuni dei presenti mascherati da pagliacci. Il sindaco si è scusato: "Ho pagato le multe ma vado avanti"

manifestazione contro marino, roma
ansa

"Dimissioni, dimissioni". Così il pubblico in Campidoglio ha accolto l'ingresso del sindaco di Roma Ignazio Marino. "Te ne devi andare", hanno urlato alcuni dei presenti, mascherati da pagliacci. "Sul caso multe ci metto la faccia e le ho pagate anche se non dovevo", ha spiegato il primo cittadino che ha anche chiesto scusa per "l'auto in divieto di sosta". Marino ha assicurato che non si dimetterà né che si saranno "elezioni" .

Caso multe, il sindaco Marino contestato "Pagate tutte, ma io non mi dimetto"

"Dalla ricostruzione che ho fatto - ha osservato Marino - è evidente che siano state commesse delle disattenzioni da parte degli uffici competenti nel seguire correttamente tutta la procedura. Errori che non hanno prodotto danni a nessuno, se non a me stesso".

"Ritengo siano errori di gravità assai limitata - ha aggiunto - errori cui si è rimediato, errori che non giustificano il clamore che si è costruito intorno a questa vicenda". Marino ha aggiunto di avere pagato le multe "per non creare un conflitto tra sindaco e amministrazione".

"Non ho pagato alla cassa ufficio contravvenzioni - ha spiegato - perché non poteva ricevere il pagamento, visto che le multe erano annullate ma all'ufficio postale, con semplici bollettini che ho compilato per un totale di 1.021,52 euro, che almeno ritroveremo nelle casse del Comune in vista dell'assestamento di bilancio".

"Auto sempre autorizzata per Ztl" - "
L'automobile è sempre stata autorizzata a circolare ed è per questo che le famose multe di cui da giorni si parla sono state automaticamente annullate", ha spiegato. "Potersi muovere in tutta la città, anche con un mezzo proprio, è un diritto riconosciuto agli eletti dalla vigente normativa di Roma Capitale. L'errore da cui nasce tutta questa vicenda è un ritardo nel rinnovo del permesso". "Spero che si smetta di chiedere le mie dimissioni: sarebbe l'unico caso al mondo in cui si chiede di dimettersi ad un sindaco che ha pagato multe che non doveva pagare", ha aggiunto.

"Per gli uffici prova di manomissione" - "Sabato 8 novembre mi sono stati sottoposti documenti che gli uffici ritenevano prova di una manomissione informatica e ho ritenuto mio dovere - ha spiegato - presentarli agli organi inquirenti per una loro valutazione. Si è gridato allo scandalo, ma intanto le autorità competenti stanno indagando e attendo, come dovremmo fare tutti prima di giungere a frettolose conclusioni che facciano il proprio lavoro".

"Io vittima di errori dell'amministrazione" - "Se errori ci sono stati da parte dell'amministrazione, di questi errori io sono la vittima, la sola vittima, esposto a multe che non avrei dovuto ricevere. Ma un sindaco non può essere vittima dell'amministrazione che guida - ha aggiunto -. E allora ho scelto di assumermi la responsabilità dell'errore e comportarmi di conseguenza".

Prima della relazione in Campidoglio di Marino per le vie della Capitale si era tenuta la manifestazione dell'opposizione a bordo di motorini e Panda rosse per chiederne le dimissioni.