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Caso Morrone, vicepresidente Csm: "Bonafede assuma determinazioni"

Il sottosegretario alla Giusitizia si era augurato "che la magistratura si liberi dalle correnti, e in particolare che si liberi di quelle di sinistra". LʼAnm: "Parole gravissime e inaccettabili"

Caso Morrone, vicepresidente Csm:
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"Telefonerò e scriverò una lettera al ministro della Giustizia sulle parole del sottosegretario Jacopo Morrone per informarlo e chiedere di assumere delle determinazioni".

Così il vicepresidente del Consiglio Superiore della magistratura, Giovanni Legnini, commenta l'uscita di Morrone, che parlando della vicenda dei fondi della Lega si era augurato "che la magistratura si liberi dalle correnti", e "in particolare che si liberi di quelle di sinistra".

Legnini: "Parole Morrone né condivise né accettate - "Le parole del sottosegretario della Lega Jacopo Morrone non possono essere né condivise né accettate - precisa Legnini. La libertà di associazione è riconosciuta dalla Costituzione a tutti i cittadini e ovviamente anche ai magistrati".

Anm: "Dichiarazioni gravissime e inaccettabili" - Critiche a Morrone sono arrivate anche dall'Associazione nazionale magistrati. Le parole del sottosegretario alla Giustizia sono "gravissimi e inaccettabili sia perché rese in una sede istituzionale e in un contesto di formazione di giovani magistrati, la cui reazione è stata di sconcerto, sia perché provenienti da un rappresentante del governo invitato all'incontro nella sua veste istituzionale". L'Associazione nazionale magistrati, in una nota, "stigmatizza il contenuto di tali gravissime affermazioni e ribadisce il ruolo fondamentale di tutti i gruppi associativi all'interno della magistratura, in quanto garanzia di pluralismo culturale e democrazia interna".

Morrone: "Rivendico posizione, ho parlato a titolo personale" - "Rivendico la posizione politica, in magistratura non ci sono correnti migliori di altre. Ma le mie parole pronunciate questa mattina al Csm sono una opinione personale che non rappresenta la posizione del Ministro". E' quanto precisa il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone dopo le polemiche sollevate dal suo intervento. "In questo senso ho avuto un'uscita irruente e infelice rispetto al contesto e alla rappresentanza - prosegue Morrone -. Rivendico comunque la posizione politica: la Lega ha sempre criticato le correnti in magistratura perché portano alle storture che sono emerse e a più riprese denunciate in diversi anni". "Non era mia intenzione sostituirmi al ministro di cui stimo e rispetto la posizione - conclude - Così come rispetto la stragrande maggioranza della magistratura che porta avanti la propria missione con abnegazione e imparzialità".

Fondi Lega, Di Maio: "D'accordo con Bonafede, nessun imbarazzo" - Luigi Di Maio è "d'accordo con Bonafede" in merito alla sentenza legata ai fondi della Lega. Il ministro della Giustizia ha detto che "le sentenze vanno rispettate, senza evocare scenari che sembrano appartenere più alla Seconda Repubblica" dopo gli attacchi di Salvini alla magistratura. E il vicepremier: "E' una vicenda che riguarda i diamanti e le lauree in Albania di Bossi, me la ricordo bene. Con quella storia la Lega scese all'1-2%".