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Carenza organico giudici, Davigo: "Espresso disagio, Renzi apre"

Il Guardasigilli: "Disponibili a una riflessione, accogliendo e ritenendo fondata la sottolineatura venuta dallʼAnm"

"Abbiamo manifestato al premier il nostro disagio e lui ha mostrato apertura".

Il presidente dell'Anm Piercamillo Davigo lo ha detto dopo essersi confrontato con Matteo Renzi "sull'estensione della proroga dei pensionamenti a tutti i magistrati a fronte della spaventosa scopertura dell'organico" finché non sarà risolto il problema. Ok di Renzi sulle risorse di personale anche ai fini della "riqualificazione dei nostri amministrativi".

"Riteniamo ragionevole, per almeno il periodo transitorio fino alla copertura dell'organico, trattenere tutti i magistrati in servizio fino a 72 anni come è stato fatto per quelli prorogati - ha spiegato Davigo -. Tenuto conto che mancano 1.130 magistrati su 9mila, non è la panacea, ma almeno un pezzo lo copriamo trattenendoli in servizio".

La "maggiore preoccupazione" del sindacato delle toghe, ha sottolineato il presidente dell'Anm, è infatti rappresentata dalla "disparità di trattamento" che si è venuta a creare con il decreto che ha prorogato sino all'età di 72 anni solo i vertici della Cassazione. "Abbiamo fatto presente - ha detto ancora Davigo - che come Anm abbiamo deciso di dare appoggio ai magistrati che dovessero impugnare i provvedimenti" davanti alla Corte di Giustizia della Ue. E ricordando che la Corte ha già accolto analoghi ricorsi contro una legge dell'Ungheria, ha spiegato che se questo avvenisse anche per l'Italia, "l'effetto sarebbe devastante".

Il Guardasigilli, Andrea Orlando, ha da parte sua confermato che "c'è stata una disponibilità a una riflessione, accogliendo e ritenendo fondata la sottolineatura venuta dall'Anm così come una riflessione aperta sull questione della legittimazione dei magistrati al primo incarico".

Il ministro ha spiegato che "se si trovassero più risorse sarei il più contento di tutti", ma il problema "non è tanto quello delle risorse quanto della utilizzabilità di quelle già stanziate", ricordando che a lungo è stata bloccata la possibilità di assunzioni nel settore giustizia. "Abbiamo dovuto attendere la mobilità da altri comparti della Pa. Il punto sul quale stiamo facendo una riflessione è la possibilità di rendere più fluido questo meccanismo ed eventualmente ricorrere in modo maggiore ai concorsi e a nuove assunzioni così da poter dare una risposta in tempi rapidi e certi al problema del personale".