FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Berlusconi: Renzi revival Forza Italia "Sua politica economica era la nostra"

Il leader FI al Tg5: "Il premier ha preso le nostre ricette, le ha condite con un poʼ di populismo e le ha presentate con grande abilità"

silvio berlusconi forza italia
ansa

La politica economica del governo "è un revival delle nostre ricette, condite da un po' di populismo e presentate con grande abilità". Parola di Silvio Berlusconi, intervistato dal Tg5. "Ricordo - aggiunge - che gli unici governi che hanno davvero abbassato le tasse sono i nostri". E poi: "Sciogliere Forza Italia? Un'assurdità: FI è il partito della libertà e rappresenta milioni di italiani".

"Io sono al lavoro tutto il giorno - riprende - e tutti i giorni perché voglio che Forza Italia, rinnovata e rafforzata, torni a vincere".

"Le imposte cancellate" - Poi, tornando al tema economia, ricorda che "noi abbiamo cancellato l'imposta di successione, quella sulle donazioni, la tassa sulla casa, abbiamo introdotto la 'no tax area' per le famiglie meno agiate, abbiamo ridotto gli scaglioni dell'imposta sulle persone fisiche, l'Irpef e altre imposte ancora".

"Legge elettorale favorisca la governabilità" - Il leader di Forza Italia passa poi al Patto del Nazareno e spiega: "Con Renzi ci confrontiamo nella ricerca di una legge elettorale che favorisca la governabilità del Paese e che, naturalmente, vada bene a tutte e due le parti in causa".

"E comunque - continua - siamo convinti che con il confronto si possa trovare una soluzione equilibrata che guardi all'interesse del Paese e non a quello dei singoli partiti".

"Anch'io sono per il partito unico" - Alla domanda su quale strategia intenda contrapporre a Renzi, che alla direzione Pd ha parlato di partito unico, Berlusconi risponde: "La stessa di Renzi ma nel centrodestra". E spieg: "Noi italiani dal 1948 ad oggi purtroppo non abbiamo mai imparato a votare e ultimamente, anche a causa della par condicio che assegna al più piccolo partito che si presenta per la prima volta lo stesso spazio televisivo e radiofonico che assegna ai partiti più grandi, favorendo così il frazionamento del voto, per ottenere una maggioranza in Parlamento siamo costretti a mettere insieme una coalizione di molti partiti. E' stato così nella prima Repubblica, è così ancora adesso".