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Berlusconi: "E' ora del patriottismo, collaborare nell'interesse nazionale"

Così il laeder di Forza Italia spiega il suo rapporto con Matteo Renzi: "Oggi, su alcuni temi, è possibile trovare convergenze tra maggioranza e opposizione"

silvio berlusconi forza italia
Ansa

"Viviamo un momento difficile, io sono sempre stato ispirato da un sano patriottismo e la Patria è oggi minacciata da una crisi economica senza precedenti.

Dunque, bisogna che, pur nel rispetto della diversità di ruoli e di cultura politica, ciascuno metta al primo posto l'interesse nazionale". Così Silvio Berlusconi spiega il suo rapporto con Matteo Renzi, delineato dall'attuale fragilità italiana.

"Tutti - prosegue Belusconi in un'intervista a Qn - abbiamo sperato in un bipolarismo maturo nel quale, su alcuni temi di interesse generale come le regole istituzionali, si potessero trovare convergenze tra maggioranza e opposizione. Oggi questo parrebbe possibile".

"No alle urne. Legge elettorale? Sì a bipartitismo" - Berlusconi riflette anche sulla legge elettorale e alla domanda se sia favorevole ad un sistema bipartitico dice: "Sarebbe una buona cosa. Ma la legge elettorale è fatta di tanti capitoli, che devono equilibrarsi fra loro". "Non credo ci siano problemi insolubili ma spero che nessuno insista su delle forzature". Il voto anticipato? "Non credo - dice il leader di Fi - che una campagna elettorale sia quello di cui il Paese oggi ha bisogno, viste le difficoltà in cui ci troviamo".

"No alle primarie, tornerò a essere il candidato di Fi" - Il leader di Fi torna anche sulle primarie e conferma il suo no alla scelta del candidato premier da parte dei militanti: "Il Pd è ricorso alle primarie perché non aveva una classe dirigente legittimata dal voto popolare. Lo stesso Renzi ha vinto le primarie ma non è mai stato eletto dai cittadini". "Da noi la situazione è ben diversa. Il leader del centrodestra è stato legittimato dal voto degli italiani in moltissime occasioni. In vent'anni, più di duecento milioni di voti". E al giornalista che gli domanda se sarebbe lui il candidato premier, se fosse possibile, il Cav risponde: "Tolga pure quel "se". Sono certo che la Corte europea dei diritti dell' uomo cancellerà una condanna paradossale ed ingiusta".

"Salvini? Dimostri di saper far qualcosa. Ncd? Si dia una mossa" - Berlusconi riflette anche su Matteo Salvini e sulle parole con cui il segretario leghista ha annunciato che sarà lui a fare la rivoluzione liberale: "Per fare una rivoluzione liberale - dice - bisognerebbe in primo luogo essere liberali". "Salvini, al netto della propaganda, deve ancora dimostrare di saper fare qualcosa". Quanto a Ncd: "Se resteranno al centro, soli e ininfluenti, nessuno troverà opportuno votarli. Mi sembra che debbano darsi una mossa".

"Famiglia base della società, ma no a discrimazioni su orientamenti sessuali" - Berlusconi si sofferma infine sulle posizioni che ha recentemente preso su coppie di fatto e ius soli: "Nessun cambiamento di linea. Per noi la famiglia, così come è intesa oggi, era, è e sarà sempre il nucleo fondante della società". "Ma, da liberali, saremmo incoerenti se negassimo il diritto di ognuno di fare scelte diverse, e se creassimo discriminazioni fra i cittadini in base ai loro orientamenti sessuali o agli stili di vita".