FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Premier:Pronto a vedere opposizione

A proposito delle riforme il presidente del Consiglio si è detto pronto a un incontro con i leader delle opposizioni che "è assolutamente auspicabile".

Poi ha indicato il semipresidenzialismo come "il modello più opportuno" anche se ,"siamo assolutamente aperti a discuterne anche con l'opposizione" ha aggiunto. Berlusconi è poi disponibile a un ritorno dei moderati: "Ci sono tutte le condizioni affinché l'Udc riveda le sue posizioni".

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è intervenuto a palazzo Grazioli al termine dell'ufficio di presidenza del Pdl. In quella riunione, ha sottolineato "non c'è stata alcuna voce discordante" e "ieri con la Lega c'è stata una condivisione assoluta". Quanto all'altro alleato, Gianfranco Fini, Berlusconi ha dichiarato che avrà un incontro con lui la prossima settimana. 

Riforme, "Faremo agenda con tempi"
Alla riunione della maggioranza si è parlato di riforme e di un calendario. Dopo il voto delle Regionali "abbiamo tre anni. Ci siamo detti che vogliamo fare un'agenda indicando dei tempi per ciascuna riforma ed impegnandoci a rispettarli" ha illustrato Berlusconi.

"Calderoli al Colle con prima bozza"
Berlusconi ha confermato che le linee guida di riforme istituzionali sottoposte da Roberto Calderoli al Presidente della Repubblica sono il frutto del vertice di martedì fra Lega e Pdl ma ha anche sottolineato che si tratta di una bozza ancora da discutere all'interno della maggioranza e anche con il Capo dello Stato. Una bozza presentata come un atto di cortesia dal ministro per la Semplificazione a Giorgio Napolitano "per coinvolgerlo in questo approfondimento e in questa discussione". Ma si tratta di una "prima bozza che deve essere discussa ancora all'interno della nostra forza politica, all'interno dei gruppi parlamentari, all'interno del Consiglio dei ministri e poi con il Capo dello Stato". "Vogliamo assolutamente - ha concluso - che sia una riforma che appaia a tutti come migliorativa della situazione esistente".

Giustizia, "non sarà una riforma punitiva"
Riguardo alla riforma della giustizia, il premier ha assicurato che "non sarà una riforma punitiva nei confronti di nessuno e ci piacerebbe un confronto con l'opposizione". "Per tutte le riforme - ha aggiunto - siamo aperti al confronto e accettiamo suggerimenti e idee. L'obiettivo è di renderle il migliore possibile". 

Fisco, la riforma parte da lotta agli sprechi
Introducendo il tema della riforma fiscale, il presidente del Consiglio ha innanzitutto ringraziato il ministro Giulio Tremonti per aver mantenuto il rigore dei conti pubblici ed è tornato a ricordare che senza quel rigore e "se non avessimo i conti in ordine i sottoscrittori dei titoli di Stato non avrebbero quella fiducia che invece conferma in un successo ogni loro emissioni". Per questo Berlusconi è tornato ad affermare che "la pressione fiscale non è aumentata ma, anzi, è diminuita". Se ammette che ci possa essere stato un aumento percentuale, dovuto alla diminuizione del 5% il Pil, ha invitato a considerare anche due fattori che non sono aumentati. E cioè: i risultati della lotta all'evasione fiscale e quelli dello scudo fiscale. Da qui la necessità di una riforma fiscale. Poi il premier ha specificato di non aver mai detto che il governo farà la riforma del fisco entro l'anno perché "deve sposarsi con il federalismo fiscale".

"Riduzione imposte nel nostro Dna"
Il presidente del Consiglio ha indicato la riforma fiscale come quella "più interessante per la gente perché il sistema, a detta di tutti, è troppo complicato". "Nel nostro Dna - ha proseguito Silvio Berlusconi - c'è la riduzione della pressione fiscale e delle imposte". Il premier sostiene così la necessità di "ridurre la spesa pubblica e di cancellare dei privilegi". La riforma deve dapprima individuare sprechi da combattere,  come la "piaga dei falsi invalidi" dalla quale ha annunciato di aver cominciato.

"Dopo il voto mia fiducia salita al 62,3%"
Silvio Berlusconi ha annunciato poi "un dato strabiliante. Dopo il voto l'apprezzamento e la fiducia nei miei confronti si è elevata al 62,3%". "Un fatto unico ed eccezionale" rispetto a quello che avvienein altri Paesi occidentali dove i premier e i governi "sono penalizzati dagli elettori in questo periodo di crisi".

Regionali, "Pdl al 38,4%"
Alle ultime elezioni regionali - ha riferito il premier - "sommando alla lista del Pdl quelle dei presidenti e quelle civiche autorizzate ne consegue che abbiamo raggiunto il 38,4%".

"Galan ministro, nessun altro ritocco"
Per il momento "non c'è nessuna esigenza di cambiare o di fare ritocchi nel governo. Anche il numero di sottosegretari non cambia anche se ci sarebbe l'esigenza di aumentarlo". Lo ha detto Silvio Berlusconi confermando che Galan diventerà ministro.

"Assediato da certa magistratura"
"Sono stato assediato da una certa magistratura" con delle accuse "che non stanno né in cielo né in terra". Lo ha spiegato Silvio Berlusconi ribadendo di aver "giurato sui suoi figli" di non essere responsabile di nessun accusa che gli è stata mossa. "Ora - ha detto il premier parlando della firma di Napolitano sul legittimo impedimento - guardo al governo, queste sono cose che non riguardano gli interessi generali del Paese e non ne voglio piu' parlare".

Legittimo impedimento, "pronto il ricorso"
Infine, il presidente del Consiglio ha riferito che la procura di Milano intenderebbe fare ricorso sul "decreto sul legittimo impedimento firmato oggi dal Capo dello Stato che con la sua firma riconosce che non vi sono evidenti segni di incostituzionalità".