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"Ok a processi con elementi nuovi"

Mafia, Alfano: Nessun disegno politico"

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, è intervenuto sull'ipotesi di riaprire i processi sulle stragi mafiose degli anni Novanta.

"Se vi saranno elementi per riaprire i processi sulle stragi - ha detto il ministro alla Scuola di formazione di Gubbio - i magistrati lo faranno con zelo e coscienza e siamo convinti che nessuno abbia intenzione di inseguire disegni politici, ma solo un disegno di verità".

"Noi abbiamo già - ricorda il Guardasigilli - come Paese, dei consolidati risultati derivanti dalle indagini svolte da valorosi magistrati".

Dunque, è chiaro il riferimento alle affermazioni di giovedì del presidente della Camera. Alfano, al contrario, non crede che l'opera dei magistrati di Palermo nasconda altri fini anche perchè, dice, "non nascondiamo che la nostra valutazione è che vi sia una componente della criminalità organizzata, e mi riferisco - aggiunge - a quella mafiosa, ha ragioni di rancore e di ostilità nei confronti di un uomo come Silvio Berlusconi che ha contrastato la mafia nell'unico modo che la mafia teme e cioè il carcere duro abbinato alla confisca dei beni".

Poi ribadisce meglio il concetto: "'Fini ha ribadito l'accanimento giudiziario contro il premier. Se c'è un uomo di governo - aggiunge ancora - che più di ogni altro può vantare straordinari risultati nella lotta alla mafia è Berlusconi che lo ha fatto non con parole straordinarie ma con fatti".

"Battisti non è un detenuto politico"
Su Cesare Battisti il Guardasigilli non usa mezzi termini: "E' un assassino condannato per i suoi crimini e l'Italia è un paese libero e democratico che senz'altro farà si che Battisti possa scontare la pena in cella secondo i crismi di un paese libero e democratico''. ''Abbiamo svolto - prosegue - un'importante azione diplomatica ma anche un'importante azione di natura giuridica. Ho inviato il capo della diplomazia degli Affari di Giustizia, presidente Ormolli, in Brasile, e li ha svolto un ottimo lavoro. Abbiamo ricordato - sottolinea - che non vi è ragione perchè i brasiliani considerino Battisti un detenuto politico e che considerino lo Stato italiano uno Stato che non garantisce i diritti dei carcerati''.

Anm: "Bene le parole di Alfano"
''Prendo atto con viva soddisfazione, e con me l'intera Associazione magistrati e certamente tutta la magistratura, delle parole del ministro Alfano a proposito della serietà dei magistrati impegnati nelle inchieste sulle stragi di mafia''. A dirlo è il presidente dell'Anm, Luca Palamara, che ricorda che la sua organizzazione ''era stata indotta a intervenire proprio per il grave rischio di delegittimazione dei magistrati più esposti nelle inchieste alla criminalità organizzata, ai quali oggi il Guardasigilli riconosce 'zelo e coscienza', oltre che impegno''. ''Mi auguro - conclude il leader del sindacato delle toghe- che la posizione del ministro della Giustizia sia condivisa dall'intero governo''.

Schifani: "Mafia, sì alla lotta no ai teoremi"
No ai "teoremi politici" nella lotta alla mafia, sì alla guerra sul territorio condotta dalla magistratura. Il presidente del Senato Renato Schifani affronta così il nodo delle inchieste sulle stragi di mafia degli anni Novanta,. "Mi piace di più - dice - quando la magistratura si occupa, a volte pagandone il prezzo, del contrasto diretto alla mafia per distruggerne l'organizzazione territoriale, sradicandone le radici velenose e profonde".

''Devo riconoscere - ha detto Schifani - che in questo ultimo anno il contrasto alla criminalita' organizzata non ha conosciuto nemmeno per un attimo alcun momento di pausa o di incertezza. Di cio' dobbiamo essere grati al Governo, al Parlamento e all'incessante lavoro della magistratura, una magistratura per il cui lavoro in autonomia ed indipendenza nutro il massimo rispetto''.