"Voto Afghanistan non è scontato"
Berlusconi:"Stiamo riflettendo"
Sul voto al Senato per il rifinanziamento della missione in Afghanistan "stiamo riflettendo: non c'è nulla di scontato".
Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se il suo partito voterà in Senato a favore del rifinanziamento delle missioni militari all'estero.
"La situazione- ha spiegato il leader azzurro- è profondamente mutata rispetto a qualche tempo fa. Avevamo dato la garanzia del nostro voto, ma oggi stiamo riflettendo al nostro interno, visto che c'è una politica estera che ci pare in assoluta discontinuità rispetto al passato".
Berlusconi, discutendo sulle riforme del centrosinistra ha quindi aggiunto: "Per adesso stanno facendo solo controriforme, stanno andando nella direzione opposta".
La prima rottura sul voto di rifinanziamento della missione è arrivato dal leader di An Gianfranco Fini che aveva sottolineato la "perdita di credibilità dell'Italia sulla scena internazionale", facendo chiaramente intendere che il "sì" in Senato non è affatto scontato. Per Maurizio Gasparri e Francesco Storace la nostra presenza in Afghanistan, dopo la posizione assunta dal governo per la liberazione di Mastrogiacomo che ha suscitato le critiche degli Stati Uniti e di diverse cancellerie va rivista.
Conferma il sì alla missione invece l'Udc: i centristi voteranno sì al rifinanziamento, ma presenteranno al Senato un ordine del giorno in cui si chiede al governo di "dotare i nostri militari di tutto l'equipaggiamento necessario a svolgere in piena sicurezza la loro missione". Un ordine del giorno che potrebbe mettere in difficolta' la maggioranza, visto che alcuni esponenti piu' filo-atlantici del centrosinistra potrebbero essere portati a condividerlo.