Crisi governo, le consultazioni
La situazione in tempo reale
23.40 "E' stato posto un buon mattone, ma la strada è ancora lunga". Così Romano Prodi ha commentato i risultati del vertice dell'Unione. Nel corso dell'incontro il premier aveva posto come condizione per continuare la piena accettazione di 12 punti. Secondo indiscrezioni, Prodi vorrebbe qualche certezza in più anche sui numeri parlamentari, ma si è detto comunque "contento" per "l'unità dimostrata dalla coalizione". "La riunione è andata bene - ha continuato Prodi -, abbiamo fatto un documento, che è stato approvato, la riunione era fatta per ribadire i punti fondamentali dell'azione in comune, ora vediamo domani cosa decide il Presidente Napolitano".
23.32 Secondo Massimo D'Alema "Romano Prodi ha ricevuto dal vertice dell'Unione un mandato forte per rilanciare l'azione del governo". Con queste parole il ministro degli Esteri ha commentato i risultati della riunione della maggioranza a Palazzo Chigi. Per Pecoraro Scanio è stato rilanciato il programma dell'Unione, ora si andrà avanti sulla via dell'innovazione e della modernizzazione del paese con più condivisione e collegialità. Il clima è stato costruttivo ed è necessario rispettare il mandato degli elettori e non fare nessun regalo alla destra".
23.30 Un "grande risultato" visto che si tratta di un "buon compromesso", ma per ora è meglio parlare di "cauto ottimismo" su quello che succederà nei prossimi giorni. Questa la posizione di Oliviero Diliberto, segretario dei Comunisti Italiani, dopo l'approvazione dei 12 punti di Prodi. Per Pannella "ci sono ora le condizioni per andare avanti". Per Mastella "il documento dà l'idea di un nuovo centrosinistra".
23.24 "C'è un pieno accordo per ribadire la piena fiducia al premier Romano Prodi e la piena condivisione di un sostegno leale e forte da parte di tutti i gruppi parlamentari". Questo il commento del leader dei Ds Piero Fassino all'esito del vertice di maggioranza. "Un pieno accordo - aggiunge Fassino - perché la maggioranza possa continuare l'attività e Prodi si presenti alle Camere e ottenga la fiducia per uscire dalla crisi".
23.06 Il documento contenente i 12 punti programmatici presentati da Romano Prodi è stato approvato dai leader della maggioranza. Questo quanto reso noto dal portavoce del premier, Silvio Sircana. Tra i punti più importanti del testo il rispetto degli impegni internazionali, la realizzazione della tav e il riordino del sistema previdenziale. Prodi ha sottolineato come i contrasti interni abbiano, a suo parere, logorato il governo. Questi i punti del documento:
- Attenzione al Sud e impegno concreto verso il Mezzogiorno a partire dalla sicurezza
- Riduzione significativa della spesa pubblica e della spesa legata alle attività politiche e istituzionali
- Riordino del sistema previdenziale con particolare attenzione alle compatibilità finanziarie e privilegiando le pensioni basse e i giovani
- Rilancio delle politiche a sostegno delle famiglie
- Rapida soluzione della incompatibilità tra incarichi, di governo e parlamentari, secondo le modalità concordate
- Prosecuzione dell'azione di liberalizzazioni
- Un programma per l'efficienza e la diversificazione delle fonti energetiche: fonti rinnovabili e localizzazione e realizzazione rigassificatori
- Rispetto degli impegni internazionali e di pace
- Impegno forte per cultura, scuola, università, ricerca e innovazione
- Rapida attuazione del piano infrastrutturale (tav)
- Il Portavoce del Presidente, al fine di dare maggiore coerenza alla comunicazione, assume il ruolo di Portavoce dell'Esecutivo
- Il coerenza con tale principio, per assicurare piena efficacia all'azione di Governo, al Presidente del Consiglio è riconosciuta l'autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del Governo stesso in caso di contrasto
22.55 Sono dodici i punti per la ripresa dell'attività di governo stabiliti nel documento uscito dal vertice dei leader dell'Unione riunito con Prodi a palazzo Chigi. Tra questi ci sono il rispetto degli impegni internazionali, la realizazzione della tav, il riordino del sistema previdenziale. I dodici punti del documento presentato da Romano Prodi "sono prioritari e non negoziabili".
22.05 E' da poco cominciato a Palazzo Chigi il vertice dei segretari dell'Unione con il Presidente del Consiglio Romano Prodi e i vicepresidenti Massimo D'Alema e Francesco Rutelli. Sul tavolo un documento programmatico che consta di dieci "condizioni" poste dal premier per accettare il mandato e dar vita a un Prodi-bis.
21.06 "Non c'è dubbio che tutti gli iscritti ai partiti della Cdl vorrebbero votare domani, ma una classe dirigente è tale quando, pur comprendendo i desideri della propria base, non li confonde con ciò che è realisticamente possibile". Questo quanto affermato dal leader di An Gianfranco Fini all'indomani dalla crisi di governo che ha portato alle dimissioni di Romano Prodi.
20.27 Questa sera Romano Prodi sottoporrà ai segretari di partito dell'Unione un documento per "un patto programmatico" che costituisce la condizione "per il rilancio dell'azione di governo". Si tratta dei "punti qualificanti", e sono condizioni che "ovviamente non sono oggetto di trattativa". Lo ha detto il ministro Giulio Santagata, lasciando palazzo Chigi.
19.48 "No ad un Prodi bis e nuove elezioni'', è questa la posizione di Berlusconi, secondo quanto riporta il capogruppo azzurro all' Europarlamento, Antonio Tajani, al termine di un incontro fra il presidente di Forza Italila e gli eurodeputati.
19.15 E' terminata la prima giornata di consultazioni del presidente Napolitano per la soluzione alla crisi di governo. Domani i primi a salire al Quirinale saranno gli esponenti della Dc-Ps, poi i leader politici e i capigruppo parlamentari del centrodestra: Lega Nord, Udc, An, Forza Italia. Sarà poi il turno dei rappresentanti dell'Unione: Rosa nel Pugno, Udeur, Italia dei Valori, Pdci, Verdi, Rifondazione comunista, l'Ulivo (Ds e Margherita). Al termine della giornata Napolitano incontrerà i tre ex capi dello Stato Cossiga, Scalfaro e Ciampi.
18.55 Raffaele Lombardo del Movimento per l'Autonomia (MPA) ha ribadito quanto affermato alla Camera prima di salire al Colle: "Non entreremo in maggioranza". ''L'ipotesi che si prospetta - ha dichiarato Lombardo - è che il governo torni al Senato per conquistare quella fiducia che ieri non ha raggiunto''.
18.50 E' previsto per questa sera, probabilmente a Palazzo Chigi, un vertice tra Romano Prodi e tutti i leader dei partiti dell'Unione.
18.10 "Una grande iniziativa di popolo -dice il segretario del Pdci Oliviero Diliberto a margine di una riunone della direzione del Prc- che propongo agli amici di Rifondazione, dei Verdi, dello Sdi, dell'Ulivo, dell'Italia dei Valori e dell'Udeur, da fare subito, tutti insieme, a sostegno del governo Prodi".
17.30 "Bisogna andare al voto, non si puo' fare altro": lo ha detto Umberto Bossi, a proposito della crisi di Governo. Alla domanda su quale sia la sua opinione sul possibile sbocco della crisi, il leader della Lega ha replicato in tono perentorio: 'La mia opinione e' che bisogna andare al voto.
17.00 Smentite incrociate per la dichiarazione attribuita a Silvio Berlusconi dall'emittente "Nessuno Tv". Sia l'emittente stessa, sia l'ufficio stampa di Forza Italia negano che l'ex premier abbia mai fatto quella dichiarazione, che quindi sarebbe un falso diffuso ad arte.
16.51 - Dopo la pausa pranzo, sono riprese al Quirinale le consultazioni del presidente della Repubblica. Nello Studio alla Vetrata, con il capo dello Stato, si trova adesso il presidente del gruppo parlamentare Misto del Senato, Nello Fromisano. Subito dopo Napolitano riceverà Siegfried Brugger, presidente del gruppo parlamentare Misto della Camera.
16.28 - "La crisi di governo non è derivata solo da parlamentari dissidenti, ma soprattutto dal comportamento dei partiti dell'estrema sinistra. Il primo chiarimento necessario per far rinascere la coalizione deve avvenire con quei partiti". Lo ha detto il segretario dello Sdi Enrico Boselli.
16.20 - Pier Ferdinando Casini ha ribadito che l'Udc non ha intenzione di schierarsi al fianco della sinistra radicale. "La mia presenza è incompatibile. La sinistra radicale è l'antitesi di quello che penso sia utile per l'Italia e per gli italiani", ha detto.
16.13 - "No a ipotesi fuori dalla rinconferma di Prodi con la maggioranza preesistente - afferma il segretario dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto - Anche perché non si è determinata una crisi politica della maggioranza come nel '98. Ovviamente se singole personalità vorranno aggiungersi ben vengano. No ad un allargamento a forze organizzate, tipo l'Udc, la cui impostazione è diversa dal programma dell'Unione".
16.05 - "Sto cercando di salvare la maggioranza". Così il segretario Ds Piero Fassino avrebbe risposto così a un deputato dell'Ulivo che, a margine dell'assemblea del gruppo a Montecitorio, gli avrebbe fatto notare il suo attivismo tra contatti e telefonate sin dalla prima mattina a Montecitorio.
15.54 - Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, parlando dell'ipotesi di un governo istituzionale, sostiene che "ci sono esponenti di rilievo che godono della stima e dell'apprezzamento di tutti". "Non credo - ha ribadito intervistato da Nessuno Tv - che ci siano senatori di questo Parlamento disposti a salire su una nave che sta affondando. Qualunque tentativo per riportare in vita il Governo Prodi lo ritengo fallito in partenza. La sinistra non ha mai avuto la maggioranza di questo Paese e mai l'avrà".
15.36 - "I Dico vanno tolti dall'agenda politica. Questo deve essere chiaro e mi sembra che sia stato capito. Vedrete cosa dichiarero' domani, dopo le consultazioni al Quirinale". Lo afferma il leader dell'Udeur, Clemente Mastella
15.17 "Il problema non e' raccattare uno o due senatori in piu', che e' poco decoroso. Questo non puo' riguardarmi, perche' non sono raccattabile": Pier Ferdinando Casini, leader dell' Udc, lo afferma interpellato dai cronisti a Montecitorio sulla crisi di governo. "La mia presenza e' incompatibile con la sinistra radicale. La sinistra radicale è l'antitesi di quello che io penso sia utile per l'Italia e per gli italiani", ha aggiunto.
15.12 "La strada delle elezioni anticipate e' l'unica percorribile. Non ci sono subordinate. Se Prodi guadagna cinque senatori al centro ne perde dieci a sinistra". E' quanto dichiarato dal Segretario Nazionale della Dc, Gianfranco Rotondi, sulla crisi di Governo.
15.00 "Si ad un governo istituzionale di larghe intese. Non ad un Prodi bis". Lo dice Luigi Pallaro, senatore eletto nella circoscrizione America meridionale iscritto al gruppo misto del Senato.
14.48 "Incompatibile con il partito". Il segretario di Rifondazione comunista, Franco Giordano, conferma la linea dura nei confronti del senatore Franco Turigliatto, l'esponente della minoranza trotzkista, indicato tra i responsabili della crisi del governo Prodi.
14.30 "Dobbiamo ricostruire la compattezza dell'Unione, lo dobbiamo al nostro popolo", dice il segretario del Prc Giordano, che aggiunge: "Si puo' ridare totale e incondizionata fiducia a Prodi sulla base del programma che abbiamo comunemente condiviso. Ci sono le condizioni e abbiamo il dovere di andare avanti".
14.11 "Sono preoccupato. La situazione e' molto seria. Aspettiamo di vedere come si evolve perche' non si possono fare previsioni, in questi casi bisogna solo aspettare". Il sindaco di Bologna Sergio Cofferati commenta cosi' la crisi del governo.
14.00 Piero Fassino e Gianfranco Fini avrebbero avuto, secondo quanto si apprende in ambienti parlamentari, alcuni contati a Montecitorio sugli sviluppi della crisi.
13.40 Un governo ponte di durata brevissima giusto il tempo per ritoccare la legge elettorale anche se questa "non e' poi cosi' male". E' l'ipotesi illustrata ai giornalisti a Palazzo Madama dal capogruppo azzurro Renato Schifani.
13.30 "Sono convinto che nessuno passera' dall'altra parte". Cosi' il leader di An Gianfranco Fini ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento all'ipotesi che dal centrodestra possa giungere un 'soccorso' alla maggioranza, neppure dal Movimento per le Autonomie e dall'ex leader Udc Marco Follini.
13.00 "Molte volte abbiamo saltato il fosso, ora siamo finiti con i piedi nell'acqua". Cosi' il ministro della Funzione pubblica, Luigi Nicolais, definisce il momento di crisi che sta vivendo il governo.
12.32 "E' inevitabile l'espulsione dal partito di Franco Turigliatto. Il suo voto ha creato un danno al Paese e a quei molti elettori che ci hanno votato''. Lo dice ai giornalisti a Palazzo Madama il ministro delle Politiche Sociali Paolo Ferrero.
12.22 Le consultazioni riprendono nel pomeriggio alle 16,30 con i presidenti dei gruppi misti del Senato e della Camera ricevuti separatamente. Stasera l'ultimo incontro previsto, alle 18,30, sarà con la rappresentanza parlamentare del per le Autonomie del Senato. Domani le consultazioni riprenderanno alle 9 con il gruppo Democrazia Cristiana-Partito socialista della Camera e si concluderanno alle 19,40 con Carlo Azeglio Ciampi. I gruppi di maggiore consistenza parlamentare saranno ricevuti domani tra le 10 e le 18, quando entrera' nello studio alla vetrata la rappresentanza parlamentare dell'Ulivo.
12.20 Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deciso di sviluppare le consultazioni ricevendo al Quirinale insieme ai presidenti dei gruppi parlamentari anche i leader dei rispettivi partiti.
12.08 "Sostegno a Prodi perché continui nella sua azione di Governo ovviamente non abbiamo nessuna pregiudiziale all'allargamento che deve far salvo il programma ma che può accettare punti programmatici innovativi che possano migliorare l'azione dell'esecutivo stesso". Lo sostengono i Verdi con il capogruppo alla Camera Angelo Bonelli.
12.06 "E' inevitabile l'espulsione dal partito di Franco Turigliatto. Il suo voto ha creato un danno al Paese e a quei molti elettori che ci hanno votato". Lo dice ai giornalisti a Palazzo Madama il ministro delle Politiche Sociali Paolo Ferrero
12.04 Alla luce della crisi che ha colpito l'esecutivo guidato da Romano Prodi occorre "lavorare per dare, rapidamente, al Paese una stabilità di governo che prosegua il lavoro iniziato". E' quanto ha sostenuto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, a margine dell'attivo unitario quadri e delegati delle tre confederazioni sindacali a Milano.
12.03 "Da bambini, si usava la celebre "Coccoina", la colla con il pennellino. Ecco, se qualcuno pensa di ripresentare un Governo tenuto insieme con il pennellino della Coccoina, temo che rischi di andare incontro a brutte sorprese". Questa l'opinione di Daniele Capezzone
12.00 Bruno Tabacci, deputato dell'Udc, ha dichiarato: "Una nuova campagna elettorale con Berlusconi leader del centro destra? Non se ne parla nemmeno". Sarebbe accanimento terapeutico - ha specificato Tabacci - in ogni caso contesto questo assetto bipolare imperfetto".
11.59 Il sindaco di Roma Walter Veltroni auspica che "non ci sia bisogno di nuove elezioni. Adesso il Presidente della Repubblica aprirà le consultazioni per accertare se i gruppi politici di maggioranza siano in grado di garantire il loro sostegno al governo non solo sulla fiducia, ma anche nei passaggi successivi ed in particolare sul decreto di rifinanziamento della missione in Afghanistan".
11.58 L'Udc insiste per aprire una nuova fase politica e chiede all'attuale maggioranza "di prendere atto che non esiste più". Lorenzo Cesa ha quindi spiegato: "Non diciamo di no a Romano Prodi, ma alla formula che oggi rappresenta. Perché in una coalizione non si possono tenere insieme il diavolo e l'acqua santa. E la coalizione di centrosinistra, com'è oggi, non ha i numeri per governare". I centristi ribadiscono il proprio no a un Prodi-bis.
11.54 ''Io penso che o si fa subito la legge elettorale o si va al voto. In ipotesi ci potrebbe quindi essere un governo della durata di due mesi che produce la legge elettorale, un governo di Prodi, l' unico titolato ad avere l'incarico di Governo, che però fa solo la legge elettorale e in due mesi e poi si vota''. Lo ha detto, parlando delle ipotesi di soluzione della crisi il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, durante una intervista in diretta a Radio Padania che poi ha aggiunto: "'Cosa mi aspetto da Napolitano? Mi aspetto che rispetti le regole e che, nonostante la sua lunga militanza politica, sia veramente il presidente di tutti e non di una parte del Paese che adesso è oltretutto minoritaria''
11.48 Antonello Soro, coordinatore dell'esecutivo della Margherita, spiega la posizione del suo partito. "Bisogna dare vita a una nuova fase di questo governo anche con un consenso più largo in Parlamento'' ha dichiarato Soro che alla domanda con chi allargare la maggioranza ha risposto: "Con tutti coloro che possano condividere l'azione innovativa di questo governo. Nessun salto nel buio''.
11.42 "Anche per l'Italia dei Valori questa crisi di Governo ha una sola soluzione possibile, il reincarico a Romano Prodi perché questo risponde all'esito delle primarie, della lealtà con gli elettori e di un principio della dignità della politica". Lo afferma Massimo Donadi, capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera.
11.40 ''Questo governo è al suo capolinea e per il bene dell'Italia è giusto considerare archiviata la stagione di Prodi''. Al termine dell'esecutivo di Alleanza Nazionale con Gianfranco Fini alla Camera, il portavoce del partito Andrea Ronchi spiega cosa dirà An al capo dello Stato nelle consultazioni di oggi. ''E' chiaro - continua Ronchi - che Prodi non ha una maggioranza e noi riteniamo che una riconferma del suo governo significherebbe continuare in una fase di profonda instabilità" .
11.37 Il capogruppo del Prc alla Camera Gennaro Migliore ribadisce la ''piena fiducia'' di Rifondazione a Romano Prodi e al programma dell'Unione, aprendo però il confronto anche rispetto ad ''alcune posizioni che potrebbero convergere'' verso il centrosinistra.
11.35 ''Il governo ha fatto cose importanti e noi lavoriamo per rinnovare la fiducia al governo Prodi e per dare una maggioranza stabile al Paese''. Lo afferma il coordinatore della segreteria Ds Maurizio Migliavacca parlando dei possibili sbocchi della crisi di governo.''La maggioranza - prosegue - deve dare innanzitutto prova di compattezza e coesione. E su questa base credo si possa e si debba verificare se e'possibile un allargamento della maggioranza ad altri singoli parlamentari. Sulla base del programma dell'Unione chiarito e rilanciato''
11.33 Si è concluso dopo circa un'ora il colloquio tra il Presidente della Repubblica e il Presidente del Senato, Franco Marini. Marini si è limitato ad augurare "buon lavoro a tutti" ai giornalisti. Da pochi minuti il Presidente Napolitano sta ricevendo il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti.
11.28 ''Prodi ha fatto un atto doveroso rimettendo il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica che si è riservato di accettare le dimissioni e che tra oggi e domani consulterà i gruppi parlamentari''. Lo dice il vicepresidente dell'Ulivo al Senato Nicola La Torre intervistato da ''Radio Città Futura''.
11.25 Michele De Palma, della segreteria nazionale del Prc, ha chiesto le dimissione di Turigliatto da Rifondazione. "Vorremmo far vedere a Franco Turigliatto le e-mail arrivate in direzione nazionale subito dopo il voto del Senato. Vorremmo fargli ascoltare la rabbia delle decine e decine di compagni ed elettori del centrosinistra che ci hanno telefonato. Forse solo così capirebbe che non doveva semplicemente annunciare le sue dimissioni da senatore, ma scegliere già da tempo di lasciare la comunità politica del partito".
11.14 "Siamo in fiduciosa attesa". Così il ministro Melandri commenta la situazione politica del governo
11.09 "L'Unione ha il dovere di chiedersi perché non è stata capace di attrarre fino ad ora personalità che, a chiare lettere, hanno detto non condividere più la gestione del Centro Destra". Questo quanto dichiarato dal Senatore Nello Formisano, Capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato
11.04 ''La tesi che è possibile allargare a noi la maggioranza è un insulto, e questo vale anche per Follini. Solo se questa maggioranza si scompone è possibile pensare che si scomponga anche l'opposizione''. Lo ha ribadito Bruno Tabacci, Udc, a Repubblica radio-tv.
11.02 L'ufficio politico dell'Udeur, ha approvato all'unanimità un documento di piena fiducia a Romano Prodi, giudicando grave il venir meno della maggioranza sulla politica estera.
10.58 Anche il Senato, come la Camera, ha sospeso l'attività legislativa. Aprendo i lavori dell'aula, il presidente di turno Gavino Angius ha annunciato che durante il periodo della crisi di governo, come prevede la Costituzione, è sospesa l'attività legislativa salvo che per l'esame dei decreti in scadenza.
10.54 "Dobbiamo registrare la maggioranza, serve la lealta' di tutti se vogliamo andare avanti". Lo afferma a L'Unità la capogruppo dell'Ulivo in Senato, Anna Finocchiaro, per la quale "La maggioranza in Senato non c'è piu' e c'è la necessita' di un chiarimento nella coalizione". "Eventuali allargamenti a sinfi'goli o a gruppi -aggiunge- vanno discussi all'interno della maggioranza".
10.50 Secondo Giulio Andreotti, Prodi "tornerà, in 50 anni non è la prima crisi di governo. Credo che Napolitano gli ridarà l'incarico".
10.47 "Tocca all'Unione indicare cosa fare". Ne è convinto Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, che a Repubblica Radio fa il punto della situazione nel primo giorno in cui Napolitano svolgerà le consultazioni. "Il problema è che c'era un governo che godeva di pochi voti di maggioranza". Per quel che riguarda le elezioni immediate, Bonaiuti ha dichiarato che il leader di Forza Italia non le chiede per "cautela, prudenza e senso di responsabilità"
10.38 Le consultazioni per la formazione del nuovo governo sono iniziate con Franco Marini. Il presidente del Senato è a colloquio con il Presidente della Repubblica, nello studio alla Vetrata. Subito dopo Marini, alle 11.30, sarà il turno di Fausto Bertinotti che chiude gli incontri della mattinata.
10.30 Secondo Rocco Buttiglione "il popolo italiano ha voltato le spalle all'Unione. Prodi ha un picco di impopolarità ed è questa la debolezza politica che autorizza tutti a portare al massimo le loro divergenze".
10.29 "Non dobbiamo dilapidare il patrimonio di fiducia che ci è stato dato dagli italiani alle elezioni. Abbiamo il problema di rimotivare la coesione politica del centrosinistra. Non averla anteposta a tutto, come primo punto del nostro impegno politico, penso sia stato un errore". Così il senatore Gavino Angius ha commentato la crisi di governo. L'esponente dell'Ulivo ha poi agiunto: "Il dato del Senato non è il frutto di una cattiva legge elettorale, che pure è cattivissima, ma va detto che se avessimo avuto la legge elettorale che noi avremmo desiderato non esisterebbe neanche il governo. Dobbiamo fare i conti con questo dato politico che è anche dato istituzionale".
10.12 Per il senatore Gianfranco Rotondi "gli avversari politici vanno rispettati. Questa maggioranza ha vinto con poco più di ventimila voti, con Prodi e' iniziata la legislatura, con Prodi finisce. La Democrazia Cristiana chiede il ritorno alle urne".
10.02 Anche Confindustria si dice "preoccupata per la crisi di governo". Emma Marcegaglia, vicepresidente, ha dichiarato: "La nostra posizione è assolutamente di attesa. Attendiamo di avere maggiori chiarimenti e di vedere come procedono le consultazioni. Abbiamo sempre espresso parere negativo sulla legge elettorale che non permette governabilita'".
10.00 ''Dalle nuove consultazioni mi auguro che emerga un nuovo mandato a Prodi''. Lo ha detto, a margine di un convegno sull'Energia a Roma, il ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche comunitarie, Emma Bonino, auspicando che dal nuovo mandato al premier dimissionario emerga la possibilità ''di dare piu' forza alla componente liberale e moderna della coalizione. Mi rimetto alla loro responsabilità e saggezza''. La Bonino ha poi aggiunto: "Sono d'accordo con Napolitano per l'apertura di una procedura limpida e sono contraria a un rappattumamento qualunque".