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"Stanze del buco anche in Italia"

Lo ha auspicato il ministro Ferrero

Le "stanze del buco", ossia quei locali adibiti al consumo di droga nelle Asl, potrebbero essere sperimentate anche in Italia.

Lo ha affermato il ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, a Radio Radicale. "E' necessario, in un ambito di politiche di riduzione del danno - ha spiegato a proposito delle cosiddette "shooting room", già esistenti in Spagna - avere la possibilità di sperimentazioni".

Nessuna contrarietà da parte del ministro Ferrero a forme di sperimentazione, tra cui le "stanze del buco", per ridurre il danno delle droghe. Il ministro della Solidarietà Sociale ha anche confermato che entro l'anno, il governo studierà una "formula rapida per sterilizzare gli effetti negativi della legge Fini-Giovanardi". Allo studio un provvedimento su cui Ferrero sta lavorando insieme al ministero della Salute per "impedire ulteriori arresti di consumatori di spinelli". Secondo Ferrero sul tema droga occorre "riavviare un dialogo e un confronto sociale che permetta di fare sperimentazioni e verificarne l'efficacia senza preconcetti". In questo contesto si inserisce il probabile test delle "stanze del buco", già proposto dalla regione Toscana nei mesi scorsi.

Da uno dei padri del nuovo testo sulla droga arriva l'attacco alla proposta del ministro della Solidarietà Sociale:" Ferrero non demorde dal rilanciare ipotesi sempre piu' azzardate sul tema della droga, come la trovata ultima di introdurre in Italia le "stanze del buco" ha dichiarato Carlo Giovanardi, gia' ministro con delega per le politiche sulle tossicodipendenze. "Prima ancora di aver presentato uno straccio di proposta in Parlamento - ha aggiunto - il ministro di Rifondazione Comunista sta già dando danni irreparabili dal punto di vista culturale, indicando ai giovani la droga, leggera o pesante che sia, non come un pericolo mortale, ma come qualcosa con la quale sia possibile convivere".

Stessa linea espressa da Alleanza Nazionale con la giovane vicepresidente della Camera Giorgia Meloni: "La posizione di Ferrero sulle shotting room non ci meraviglia. Nessuno si aspettava parole diverse da chi rappresenta un partito politico che delle distribuzione di cartine per fare spinelli  ha fatto un gadget da campagna elettorale". Un deciso stop alla proposta di Ferrero arriva anche da Maurizio Gasparri: "Nessuna ipotesi di "stanza del buco" è prevista o ammessa dalla legge. Si tratterebbe di una scelta sbagliata, che comunque non può essere annunciata senza affrontare un immediato confronto parlamentare".