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Letta: la mia mission impossible ora è possible

Il premier rassicura: "Risolveremo tutti i problemi del Paese". Poi affronta anche la questione "Datagate", dicendosi certo che gli Usa sapranno chiarire tutti i punti oscuri della vicenda

Ansa

"L'Italia ha i suoi problemi, giovedì abbiamo un incontro con la 'cabina di regia' e sono convinto che risolveremo i problemi con un atteggiamento costruttivo". Parola di Enrico Letta che, in visita a Gerusalemme, ha risposto così a una domanda riguardante le fibrillazioni all'interno del suo governo. Quella che sembrava una "mission impossible", ha chiarito, sta diventando una "mission possible".

"Sono convinto - ha assicurato Letta - che come è accaduto sempre in questi 60 giorni, risolveremo i problemi che ci sono con atteggiamento costruttivo e attento alla concretezza dei problemi". Ai giornalisti che insistevano nel chiedere un commento sulle parole dell'ex premier Mario Monti, Letta ha risposto ribadendo: "Giovedì si riunirà la cabina di regia della maggioranza e risolveremo tutto".

"Sentenze Berlusconi non mineranno il governo" -
In un'intervista all'emittente israeliana Channel 2, Letta parla delle sentenze che hanno riguardato Silvio Berlusconi: "Non ho dubbi che non influenzeranno la stabilità del mio governo". Ma nessun commento sulle decisioni dei giudici: "Non ho mai commentato le sentenze in Italia - ha detto Letta - non inizierà a farlo fuori dall'Italia". Infine, rispondendo alla domanda se si chieda mai, ripensando a come è nato il suo governo, "cosa ci faccio qui?", il premier ha risposto: "Quasi ogni giorno, poi però realizzo che in questi 60 giorni quella che sembrava una mission impossible sta diventando sempre più una mission possible".



"Certo di chiarimenti Usa su Datagate" - Quanto al Datagate, Letta si dice certo che gli Stati Uniti chiariranno tutti i punti "oscuri". "Le parole di Obama mi confortano - ha detto infatti il premier -. Ho fiducia: tutti i chiarimenti verranno dati, non ho dubbi". Letta ha quindi spiegato di aver "concordato con il ministro degli Esteri, Emma Bonino, la richiesta di informazioni" agli Usa.