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Alemanno-Marino, sfida finale alle urne

Chiusa la campagna elettorale per i ballottaggi. A Roma il sindaco uscente convinto di potere ribaltare la situazione. Il candidato Pd: "Togliamo la città dalla palude"

Ansa

Con l'ultima raffica di comizi, si è chiusa la campagna elettorale per i ballottaggi delle elezioni amministrative, in programma domenica e lunedì prossimi. Occhi puntati ovviamente su Roma, con Gianni Alemanno che prova a ribaltare il vantaggio ottenuto da Ignazio Marino al primo turno: "Vento diverso, possiamo vincere" ha dichiarato l'esponente del Pdl. Il rivale: "Togliamo la città dalla palude".

I due contendenti di sono incrociati proprio in Campidoglio, alla presentazione della guida dei ristoranti di Roma e Lazio de la "Repubblica". Il chirurgo è arrivato tardi e si è messo nelle ultime file mentre l'avversario parlava. ''Ecco e' arrivato Marino. E si siede dall'altra parte'', ha commentato il sindaco. Poi Marino si e' accomodato tra i relatori. Stretta di mano tra i due, flash dei fotografi. Per il gran finale Alemanno ha firmato a Villa Miani il 'Patto con i romani', 25 punti programmatici da realizzare dopo la rielezione. Il documento, siglato davanti all'architetto Paolo Portoghesi e all'ex presidente di Italia Nostra Roma Carlo Ripa di Meana, prevede tre organismi indipendenti ''per garantire trasparenza e merito''. E ancora l'abbattimento della pressione fiscale per cittadini e imprese, l'abolizione di Equitalia e il concordato fiscale per le multe e i tributi locali del passato. ''Se il Governo dovesse togliere definitivamente l'Imu sulla prima casa - ha detto Alemanno -, recupereremo le risorse utilizzate per togliere l'Imu sul 36% delle prime case di Roma e le useremo per ridurre l'Irpef di un punto e l'Imu di almeno due punti per le botteghe artigiane e il piccolo e medio commercio''. Poi, finale di una serie di cinque comizi conclusivi a Ostia: "Marino non conosce la città, se stavolta la gente va a votare vinco io. Sento un vento diverso, in 100mila hanno chiesto la tessera

elettorale''.

Marino: "72 ore e libereremo la città" - "Siamo a 72 ore dalla liberazione di Roma, ci siamo quasi''. Non ci è andato liscio, il candidato del Pd, nel mandare il messaggio finale agli elettori in vista del ballottaggio. ''Il 9 e 10 giugno dobbiamo liberare Roma e farla tornare a sperare, respirare e sorridere. Mettiamocela tutta per liberare Roma dalla palude e dai favoritismi''. Per Marino è stato anche il momento di fare un bilancio della sua campagna: ''E' stata un'esperienza straordinaria, a contatto con le persone - dice l'aspirante primo cittadino - Ad iniziare dalle periferie che io voglio che si sentano al centro della città e soprattutto al centro dell'attenzione della nuova amministrazione. Un grande piano di manutenzione ordinaria sara' uno dei primi atti. Inizieremo dal decoro urbano e soprattutto dalle periferie con illuminazione, marciapiedi, copertura delle buche. Chiederemo a chi si assume l'incarico di un appalto che garantisca che quel manto stradale rimanga in buone condizioni per almeno cinque anni''. E ancora, tra i progetti del chirurgo dem un bonus lavoro di 500 euro per i giovani impegnati in tirocini o stage, un buono casa di 700 euro e la costituzione di un fondo blindato per la fragilita' sociale - per ''aiutare chi per qualche motivo e' rimasto indietro: le persone che hanno perso la casa, che hanno perso il lavoro o quanti hanno una persona diversamente abile in famiglia e vogliono avere le risorse per accudirla a casa''. Infine il suo ultimo appello prima del silenzio elettorale: ''Dobbiamo convincere gli indecisi che possiamo davvero cambiare tutto. Dopo cinque anni di disastri lo dobbiamo fare per i romani. Noi rivogliamo indietro la nostra Roma. Lunedì vinciamo. Daje!".