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Becchi (M5S): "La gente prenderà i fucili"
Pioggia di polemiche e lui fa dietrofront

"Non so quanto si possa fermare la violenza della gente. Dietro la sparatoria di Palazzo Chigi cʼè un potere invisibile", sostiene il professore vicino al M5S. Ma i grillini prendono le distanze

Ansa

"Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all'Economia". Lo ha detto Paolo Becchi, professore dell'Università di Genova vicino al M5S, riferendosi al neoministro Fabrizio Saccomanni. "Non so - ha aggiunto - quanto il Movimento possa frenare la violenza della gente". Dopo le polemiche sollevate dalle sue parole, Becchi ha fatto dietrofront: "Stavo scherzando".

"Se golpino anti-M5S, normale prendere le armi" - "La situazione se non migliora peggiora - prosegue il professore 5 Stelle - e non so quanto la gente possa resistere". Becchi poi aggiunge che se ai 5 Stelle saranno negate le presidenze delle commissioni di garanzia sarà un "golpettino istituzionale" e "non è una follia pensare che uno possa prendere le armi". 

"Dietro la sparatoria a Palazzo Chigi c'è il potere invisibile" - Per Becchi gli spari a Palazzo Chigi hanno "rafforzato" il governo, infatti "tutti gli indecisi hanno votato compatti la fiducia" e in più la colpa è stata gettata sul Movimento di Grillo. Secondo l'ideologo grillino, dietro l'azione di Preiti e altre "provocazioni" ci sarebbe un "potere invisibile".

"Basta guardare la maggioranza che ha ottenuto questo governo per rendersi conto che gli spari a Palazzo Chigi lo hanno rafforzato. La colpa poi viene attribuita al Movimento 5 Stelle. Così si prendono due piccioni con una fava", dice Becchi intervistato alla trasmissione "La Zanzara" su Radio 24.

"Ora ne vedremo delle belle" - "La prima provocazione - dice Becchi - doveva avvenire con atti di violenza quando Grillo era a Roma la sera dell'elezione di Napolitano. Poi lui non è andato in piazza, l'ha capito e per questo non è andato. Ora ne vedremo delle belle". Alla domanda di chi si celi dietro a queste provocazioni, infine Becchi risponde: "Non lo so, ma è nell'interesse del governo che non si dia spazio a questa opposizione. Difficile pensare che Preiti sia arrivato da solo con una pistola. Non posso escludere che si tratti di una provocazione per rafforzare il governo".

Becchi fa dietrofront: "Frase sui fucili? Stavo scherzando" - Dopo la pioggia di polemiche, seguite al suo intervento, Becchi ha fatto dietrofront: "La frase sui fucili? Stavo scherzando, si capisce anche dall' audio" ha detto infatti il professore 5 Stelle. "Non sono ideologo di un movimento che è anti-ideologico. Ho sempre parlato a titolo personale. Non sono nemmeno attivista del movimento, l'ho votato ma mai ho avuto la volontà di parlare per il M5S o come se ne fossi rappresentante, perché non lo sono mai stato" ha quindi aggiunto Becchi.

I grillini prendono le distanze da Becchi - I gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato "prendono nettamente le distanze da tutto quanto proferito'"da Becchi. I parlamentari sottolineano che "Becchi non è un ideologo del M5S, si tratta semmai di un'etichetta attaccata al personaggio sulle cui posizioni deputati e senatori non si riconoscono affatto". La nota di deputati e senatori è stata anche pubblicata sul blog di Beppe Grillo.

Di Maio (M5S): "Idee Becchi personali, noi contro la violenza" - "Il M5S è contro la violenza e pacifico. E' un'idea sua": così il vicepresidente della Camera ed esponente grillino, Luigi Di Maio, replica ai cronisti che gli chiedono di commentare le affermazioni di Becchi secondo la sparatoria a Palazzo Chigi avrebbe fatto comodo a Letta. "I due concetti - dice Di Maio - non sono abbinabili".

Cicchitto (Pdl): "Da M5S parole farneticanti" - Per Fabrizio Chicchitto (Pdl), "da parte degli esponenti di M5S ne abbiamo sentite di tutti i colori sull'attentato folle davanti a Palazzo Chigi, argomentazioni spesso farneticanti e insensate alle quali si aggiunge oggi quella strampalata del professor Becchi, che parrebbe essere l'ideologo del movimento". 

Minniti (Pd): "Strumentalizzazioni intollerabili" - "L'idea di utilizzare ai fini di battaglia politica avvenimenti drammatici come la sparatoria a Palazzo Chigi che, vorrei ricordarlo a chi sembra essersene già dimenticato, ha portato al ferimento di due carabinieri, è assolutamente intollerabile". Lo afferma Marco Minniti, senatore del Partito Democratico. "In occasione del dibattito parlamentare che si è svolto martedì  - continua il parlamentare - mi sembrava si fosse convenuti sull'impegno di un uso sobrio delle parole, proposito che appariva largamente condiviso da tutte le forze parlamentari, anche dal Movimento 5 Stelle di cui il prof. Becchi si dice sia un po' l'ideologo. Mi dispiace constatare che si sia già venuti meno a quel principio di sobrietà al quale dovremmo tutti quanti richiamarci''.

Speranza (Pd): "Grillo prenda le distanze da Becchi" - "Tra i 5 Stelle qualcuno evoca i fucili. E Beppe Grillo che fa? Prende almeno le distanze?" Lo scrive su Twitter il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranz,a riferendosi alle dichiarazioni choc di Paolo Becchi.