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La Lega contro la Kyenge: "Opposizione totale"
Ma Balotelli plaude: "Grande passo in avanti"

Il ministro per lʼIntegrazione, prima donna di colore in un governo italiano, manda Salvini su tutte le furie: "Simbolo di una sinistra buonista e ipocrita"

Ansa

Nera, ministro e determinata a battersi per lo ius soli: in pratica una tragedia per la Lega. Nella compagine governativa voluta da Enrico Letta spicca Cécile Kyenge, l'oculista 49enne nata in Congo, eletta con il Pd alla Camera nelle elezioni di febbraio e ora prima donna di colore in un governo italiano. Sarà lei a occuparsi di integrazione, e per questo il Carroccio insorge: "Siamo pronti a fare opposizione totale", così promette il segretario Matteo Salvini.

Per l'esponente leghista la Kyenge, "è simbolo di una sinistra buonista e ipocrita, che vorrebbe cancellare il reato di clandestinità e per gli immigrati pensa solo ai diritti e non ai doveri". Anche perché, insiste,la ministro "in alcune città dovrà preoccuparsi di re-integrare i cittadini italiani, ormai stranieri a casa loro causa dell'immigrazione". Ma la presa di posizione del Carroccio resta isolata. Anzi, in molti da subito hanno espresso soddisfazione per un'investitura di rottura.

Tra questi anche Mario Balotelli: "La nomina di Cecile Kyenge a ministro per l'Integrazione - ha subito commentato l'attaccante del Milan - rappresenta un ulteriore, grande passo in avanti verso una società italiana più civile, più responsabile e più consapevole della necessità di una migliore e definitiva integrazione".

E intanto, lei, Cecile, già annuncia la sua battaglia per lo ius soli (per i paesi che lo applicano è cittadino originario chi nasce sul territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori, ndr): "Sono contenta - ha dichiarato a caldo - andrò avanti per la mia strada anche se probabilmente incontrerò resistenze in Parlamento".