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Governo, Amato e Letta (Pd) in pole position
Nel toto ministri D'Alema, Cancellieri e Monti

Domani alle 17 Napolitano presenterà giuramento per il suo secondo mandato di capo dello Stato. Il nuovo esecutivo potrebbe nascere entro la fine del mese

Tgcom24

Napolitano rieletto ormai è acqua passata. Non c'è tempo da perdere e ora si guarda al nuovo governo. Anche perché, a nemmeno 24 ore da quello spirito unitario che aveva pervaso l'aula di Montecitorio, si ricomincia a fare i conti con le solite divisioni. Un esempio? Il presidente della Repubblica vorrebbe Giuliano Amato premier, ma la Lega ha già messo i suoi veti e i montiani stanno storcendo il muso. Dunque si parte con il toto ministri.

Presidenza del Consiglio. L'ipotesi che circola da ore è quella di Giuliano Amato, già presidente del Consiglio nel 1992 nel 2000, come premier. Il dottor Sottile piace a Napolitano, ma trova i veti della Lega, spacca una parte del Pd, e nemmeno ai montiani scende giù. Dunque si potrebbe optare o per una presidenza Amato con due vice nelle vesti di Angelino Alfano ed Enrico Letta, oppure nel tandem Enrico Letta presidente(il vicesegretario del Pd è ben visto anche nel Pdl) con sottosegretario Gianni Letta (Pdl). Anche se quest'ultima ipotesi dal democratico Enrico è stata ridimensionata: "Sono bischerate". Resta sempre l'opzione Scelta Civica che secondo molti potrebbe avanzare il nome di Anna Maria Cancellieri alla presidenza del Consiglio.

Economia. Tra i nomi graditi da Napolitano e dal Pd alla giuda del ministero dell'Economia c'è sempre Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d'Italia, ma anche qui ricompare il nome di Enrico Letta.

Interni. Sul ministero degli Interni, salvo diverse collocazioni, resta stabile Anna Maria Cancellieri.

Esteri. Alla guida della Farnesina potrebbe delinearsi un testa a testa tra Mario Monti e Massimo D'Alema.

I saggi. Parte dei cosiddetti saggi nominati da Napolitano potrebbe far parte della nuova squadra governativa. Il piddiellino Gaetano Quagliariello è in pole per il ministero delle Riforme, mentre il democratico Luciano Violante circola come capo della Giustizia in pole con Severino e Grasso. Da Lista Civica avanza Enzo Moaveri Milanesi alla guida delle Politiche comunitarie, mentre la Lega propone il saggio Giancarlo Giorgetti come viceministro dell'Economia, o responsabile dell'Agricoltura: tra i ministeri da sempre più ambiti del Carroccio. In pratica sarà un esecutivo Pd, Pdl, Lega e Lista Civica.

Il calendario.Giorgio Napolitano non ha intenzione di perdere tempo, questo è chiaro. Dunque le tappe saranno ravvicinatissime. Domani alle 17 presenterà giuramento per il suo secondo mandato di capo dello Stato davanti all'assemblea dei grandi elettori riuniti a Montecitorio. Da quel momento potrà sciogliere le Camere. Per stringere i tempi, Napolitano potrebbe iniziare le consultazioni già martedì 23, all'indomani del suo giuramento, o al massimo mercoledì 24. Insomma il 25 aprile, o al massimo, nella seconda metà della settimana prossima, il capo dello Stato darà l'incarico al nuovo premier. Il nuovo governo potrebbe giurare entro la fine del mese