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Def, via libera ai pagamenti per le imprese

Dopo giorni di trattative, anche i grillini firmano la risoluzione unica alla Camera e al Senato

LaPresse

Risoluzione unica alla Camera (e successivamente anche al Senato) per l'esame dell'aggiornamento dei conti pubblici e quindi del Def. Superati i dubbi degli ultimi giorni, anche il M5S ha firmato per sbloccare i pagamenti dei crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. I fondi potrebbero arrivare da nuove tasse, anticipando a quest'anno l'aumento dell'addizionale regionale all'Irpef. Ma anche da Bot e tagli. Oggi Cdm alle 19.

I soldi verranno da titoli di Stato e risparmi? - Ma spunta anche l'ipotesi che i soldi potrebbero arrivare da titoli di Stato e risparmi, come scrive il "Corriere della Sera". Ieri, facendo due conti, risultava infatti che un lavoratore con un reddito lordo di 23mila euro dovrebbe pagare 138 euro in più con l'aumento Irpef, finanziando così il pagamento delle imprese. Ipotesi contro cui i sindacati si sono subito scagliati: assurdo, hanno sottolineato, che si paghino le imprese togliendo soldi ai lavoratori. E d'altra parte, ieri sera anche il ministro dell'Economia Vittorio Grilli ha frenato sull'ipotesi dell'antiicpo dell'addizionale Irpef.

E allora, ecco le alternative individuate per garantire quei soldi alle imprese senza sforare il tetto del 3% deficit/Pil imposto dal Patto di stabilità. bisogna trovare 7 miliardi per far slittare la Tares al 2014 ed evitare l'aumento Iva al 22%, assicurando cassa integrazione e finanziamento delle missioni militari. I finanziamenti si potrebbero trovare grazie ad emissioni di titoli di Stato: l'aumento dgli oneri sul debito pubblico sarà coperto con tagli alle spese dei ministeri.

Il governo lavora al decreto legge - Intanto, la risoluzione appena approvata ha ottenuto il parere favorevole del governo impegnandolo appunto a varare un dl sui pagamenti della p.a.. Oggi il Consiglio dei ministri si riunisce alle 19. I provvedimenti dell'esecutivo per sanare i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese, ha spiegato il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, arriveranno "in tempi brevissimi", seguendo la duplice strada di "un intervento rapido" e di "mantenere l'indebitamento al 2,9%", così come previsto dall'apposito aggiornamento del Def. L'obiettivo è che il limite del 2,9% "venga salvaguardato" perché la soglia del 3% per il deficit è "invalicabile".

I fondi dall'aumento dell'Irpef regionale? - Una parte dei fondi per il pagamento dei debiti potrebbe arrivare dalle regioni anche da un anticipo a quest'anno della maggiorazione dell'addizionale Irpef prevista a partire dal 2014. Questa sarebbe una delle ipotesi che potrebbe essere inserita nel decreto; sul testo, che approda oggi in Consiglio dei ministri, sono però ancora al lavoro i tecnici e non sono escluse modifiche.

Priorità alle imprese rispetto alle banche - Sono numerosi i punti sui quali i partiti, incluso il M5S, chiedono l'impegno del governo: si va dalla richiesta di allentare i vincoli del patto di stabilità almeno per i comuni, a quella di adottare un decreto legge per sbloccare i pagamenti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, fino alla richiesta della "costruzione di un vero bilancio federale". La risoluzione, che porta la firma di Pd-M5S-Pdl-Sel-Lega-Scelta civica e Centro democratico, si occupa nel dettaglio in particolare delle misure legate ai pagamenti della pubblica amministrazione mettendo l'accento sulla necessità di dare priorità alle imprese rispetto alle banche, senza dimenticare il richiamo alla trasparenza.