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Primarie Pdl, Alfano messo all'angolo da ex An Berlusconi storce il naso: "Si cambi o vado via"

Da quando ieri il segretario del Popolo della Libertà ha ufficializzato la data del 16 dicembre come giorno per il voto, il partito inizia a scricchiolare e il Cavaliere in privato afferma: "Il Pdl è morto"

Ansa

Tempi stretti per le primarie del Pdl. Angelino Alfano, messo all'angolo degli ex An La Russa e Gasparri, ha ufficializzato che si faranno e anche presto: il 16 dicembre. Secondo quanto riporta "il Giornale", però, Berlusconi ha iniziato a storcere il naso e si sarebbe lasciato sfuggire un "siete folli". La data è troppo vicina, ma soprattuto il segretario del Pdl aveva promesso di svecchiare il partito e invece si è lasciato "incastrare" dai colonnelli.

"Il partito è morto e se non si cambia qualcosa me ne vado", avrebbe affermato Berlusconi, secondo cui è troppo presto per pensare di spendere un'ingente somma in questo periodo (secondo le indiscrezioni riportate dal Giornale Alfano è stato costretto a indire le primarie per dicembre proprio perché "gran parte dei soldi per finanziarle provengono dal patrimonio di via della Scrofa"). Così Berlusconi, secondo il quotidiano, starebbe pensando a "formare una lista sua con pochi fidati e nuovi volti, giovani e votati alla politica".

Se le parole confidenziali del Cavaliere fanno sobbalzare gli umori all'interno del partito, quelli dei candidati alle primarie non sono meno rilassati. Dopo l'abbandono della Mussolini che aveva dichiarato che erano solamente "uno squallido congresso di partito", inziano a formarsi le frange interne e contrarie. Tra gli altri a scaldare l'atmosfera, ci sono gli ex An, Sandro Bondi, Guido Crosetto, Alessandro Cattaneo, Giorgia Meloni, Daniela Santanché.

L'ex ministro della Gioventù, in particolare, ha acceso la miccia del dissenso per le 12 euro che gli italiani (a partire da chi ha sedici anni) dovranno pagare: due euro per il voto e 10 per l'iscrizione. "E' ingiusto che sedicenni e diciasettenni per votare alle primarie del Pdl debbano pagare 12 euro, anziché 2 euro. Spero che Alfano corregga questa anomalia", ha scritto la Meloni su Twitter.

IL REGOLAMENTO
Il termine ultimo per depositare la propria candidatura è il 25 novembre. Le candidature dovranno essere sostenute da 10mila firme raccolte in 5 regioni differenti e sarà possibile farlo anche attraverso internet. Si voterà in un unico giorno, si dovrà pagare la somma di due euro, e sarà possibile votare anche per i sedicenni che però prima dovranno iscriversi al partito, versando una quota di dieci euro.