FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Severino: "Pronta a intervenire
sul tema dei finanziamenti ai partiti"

Per il ministro della Giustizia nuove norme potrebbero essere inserite già nel ddl anticorruzione o potrebbe essere predisposto un provvedimento ad hoc.

LaPresse

Paola Severino si dice pronta a intervenire per regolare il finanziamento pubblico ai partiti.

"Il ministro della Giustizia - si legge in una nota del Guardasigilli - è pronto a intervenire sul tema del finanziamenti ai partiti, non appena il Parlamento e i presidenti di Camera e Senato lo richiederanno". Il ministro spiega quindi di intravedere due possibilità: inserire una norma nel ddl anticorruzione o predisporre un provvedimento ad hoc.

Riguardo alla prima ipotesi, il ministro spiega che si tratterebbe di "inserire nel ddl anticorruzione, ora all'esame delle commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, una norma che affidi a un soggetto pubblico o privato, dotato di massima autonomia e indipendenza, il compito di rivedere e certificare i bilanci dei partiti".

"Se invece si volesse intervenire in maniera più amplia e complessiva, regolamentando il tema della trasparenza e verificando a monte che le spese dei partiti siano o meno inerenti agli scopi istituzionali degli stessi, allora - prosegue Severino - si potrebbe predisporre un provvedimento "ad hoc" che, se ritenuto urgente, potrebbe anche assumere la forma del decreto legge. In questo caso occorrerebbe disciplinare il regime delle spese rendendolo trasparente e contemperandolo con le esigenze istituzionali dei partiti".

Altolà di Cicchitto: "Non è materia del governo"


"Certamente è indispensabile che il finanziamento dei partiti venga nuovamente regolato per legge in modo assai più rigoroso di quanto non sia avvenuto finora". Lo scrive in una nota il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. "Auspichiamo una intesa fra i partiti e i gruppi parlamentari disponibili", aggiunge. "Francamente non ci sembra questa materia del governo, di un suo decreto e ancor di più del decreto sulla corruzione".