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Fornero: "Ridurremo la disoccupazione"
Sul lavoro lunedì il vertice con Monti

Il ministro illustra, durante il tavolo con le parti sociali, la riforma del lavoro messa in cantiere dal governo. Fra i punti, contratti a termine più costosi e nuovo sistema di ammortizzatori sociali

LaPresse

L'obiettivo del governo è "la riduzione dei livelli di disoccupazione del Paese, portandola al 4-5% strutturale".

E' l'indicazione emersa dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, durante il tavolo con le parti sociali. "Questo è un tassello essenziale ai fini della crescita, con un forte coinvolgimento del Sud", ha osservato la Fornero per la quale i contratti a tempo determinato dovranno costare "un po' di più".

"Riforma a regime entro il 2015"
La riforma del sistema degli ammortizzatori sociali sarà avviata quest'anno e andrà a regime entro il 2015. Questo l'obiettivo del governo, come annunciato dalla Fornero: "Sarà accorciato il periodo di transizione della riforma e il cambio del sistema degli ammortizzatori. Cominciamo nel 2012 e andremo a regime nel 2015".

"Nuova forma di tutela per il reimpiego"
La Fornero ha inoltre sottolineato come "il governo si impegna a trovare le risorse" per gli ammortizzatori sociali "al di fuori dei capitoli di spesa sociale". In particolare nascerebbe l'Assicurazione sociale per l'impiego, una forma di tutela e di sostegno al reimpiego. L'impianto presentato dal governo prevede che l'assicurazione sociale per l'impiego sostituisca le attuali indennità di mobilità, incentivi di mobilità e disoccupazione per apprendisti, l'una tantum per i co.co.pro e altre indennità.

Nuova indennità disoccupazione
Il ministro Fornero ha proposto una nuova indennità di disoccupazione che si applicherà a tutti i lavoratori dipendenti privati e pubblici con contratti non a tempo indeterminato. I requisiti per accedervi, prevede la proposta del governo, sono due anni di anzianità assicurativa e almeno 52 settimane di lavoro nell'ultimo biennio, la durata dell'assicurazione sarà di 12 mesi, 15 per i lavoratori sopra i 58 anni, e avrà un importo medio lordo di 1119 euro, con un meccanismo di decalage che porterà a un abbattimento dell'indennità del 15% dopo i primi sei mesi e un altro 15% di abbattimento dopo altri sei mesi. Questa indennità sarà un'assicurazione sociale per l'impiego che sostituirà le tutele attuali, compresa la mobilità, tranne la cig ordinaria. 

"No al contratto unico"

Nessun contratto unico ma un "contratto dominante" che privilegi la forma di ingresso dell'apprendistato a tempo indeterminato. Così il ministro del Lavoro ha spiegato la proposta del governo relativamente al capitolo delle tipologie contrattuali di ingresso sul mercato.

"Cassa integrazione non scompare"
La cassa integrazione straordinaria "resterà, non scompare", ha chiarito la Fornero, precisando che "si elimina solo la causale per cessazione attività".

"Accordo con parti sociali è obiettivo del governo"

Per il ministro questa rappresenta settimana "decisiva" per la definizione dell'accordo sulla riforma del mercato del lavoro: il governo intenderebbe infatti chiudere tra il 21 e il 23 marzo. "Abbiamo sempre lavorato per l'accordo con le parti sociali e l'accordo con queste è "l'obiettivo del Governo" e "per questa prospettiva lavoriamo in questa ultima fase".

Lunedì il vertice con Monti
I rappresentanti delle parti sociali incontreranno lunedì a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Mario Monti. Da domani, inoltre, il ministro del Welfare, Elsa Fornero, avvierà una serie di incontri bilateri con i leader delle parti sociali sull'articolo 18.

Camusso: "Oggi fatto un passo indietro"
Per la leader della Cgil, Susanna Camusso, la trattativa sulla riforma del mercato del lavoro segna "un passo indietro". L'accelerazione della riforma degli ammortizzatori, spiega, "si traduce nel breve periodo, durante la crisi, in una riduzione della copertura e nessun vantaggio sulla prestazione economica". "Non ci sarà nessun lavoratore in più rispetto ad oggi coperto dal sistema". Per la sindacalista, poi, non c'è nessuna nuova risorsa sugli ammortizzatori sociali da parte del governo ma solo diversa redistribuzione di quelle esistenti.

Marcegaglia (Confindustria): "Riforma anticipata ammortizzatori da rivedere"
Anche per Emma Marcegaglia, la riforma anticipata degli ammortizzatori sociali è un problema perché nel periodo di transizione "dovremo gestire ristrutturazioni complesse". La presidente di Confindustria ha chiesto al ministro Fornero di rivedere questo punto.

Bonanni (Cisl): "Ammortizzatori, rischio ecatombe sociale"
Perplesso sui tempi anche il leader della Cisl, Raffaele Bonanni. "L'unica cosa che non ci convince affatto, anzi siamo preoccupatissimi" è "la transizione breve" per la riforma degli ammortizzatori, che anticipa lo stop alla mobilità, dice. Con la crisi e l'aumento dell'età pensionabile provocherebbe, avverte, "una ecatombe sociale".