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Berlusconi:riforme, discutere con opposizione
La trattativa sarà condotta da Alfano"

Il leader del Pdl interviene al congresso milanese del partito

Ap/Lapresse

Silvio Berlusconi è tornato a ripetere che l'Italia è un Paese ingovernabile e ha spiegato che la decisione di fare un passo indietro è stata presa sperando che con un governo tecnico "si possa discutere con l'opposizione di una modifica dell'architettura istituzionale.

Su questi temi la trattativa sarà condotta da Alfano". L'intervento davanti al congresso milanese del partito.

Berlusconi ha spiegato che il suo governo ha fatto un passo indietro per "la consapevolezza che l'Italia, per come è e per l'architettura che ha, non può essere governata e abbiamo ritenuto che con un governo sostenuto anche dall'opposizione avremmo potuto discutere per cambiare l'architettura istituzionale".

"Governo senza poteri"
Berlusconi ha ripetuto, come aveva già fatto in passato, che il governo non ha poteri, gli unici poteri che ha sono il decreto legge e il disegno di legge ma il primo ha bisogno della firma del Presidente della Repubblica e quindi alla fine è un suo atto, mentre il disegno di legge deve comunque passare per il Parlamento, prima una Camera e poi l'altra in una serie tale di passaggi e modifiche tali per cui se il governo pensava di aver inviato al Parlamento "un focoso destriero purosangue quello che esce è un ippopotamo". Passato questo, c'è poi la possibilità di un ricorso alla Corte Costituzionale. E quindi secondo il Cavaliere bisogna lavorare perché "il governo abbia i poteri che ha in altri Paesi". Il presidente del Consiglio, ragiona Berlusconi, deve potere sostituire un ministro, il governo deve avere tempi definiti per l'approvazione dei disegni legge e un solo ramo del Parlamento deve approvare le leggi. A tutto questo si aggiungono altre riforme: la giustizia, il lavoro e il fisco e "togliere la barbarie sulle intercettazioni telefoniche".

"Alfano bravissimo, si mangia gli altri sottosegretari"
"Angelino Alfano è bravissimo. Si mangia a colazione, pranzo e cena, tutti i segretari che sono in campo": con queste parole il leader del Pdl ha smentito di avere mai dubitato delle capacità del segretario del Pdl.

"Gli italiani votano male"
E ancora, ha accusato gli italiani di votare male "perché frazionano il voto: un 5% a Grillo, un 7% all'Idv, un 9% a Bossi". Secondo il presidente del partito, in questo modo resta solo un 25-30% di voti per i due partiti più grandi che si devono alleare con quelli minori. "E i partitini - ha aggiunto - non si fondano su valori ma sull'autoreferenzialità dei singoli leader. Quando c'è la riforma della giustizia intervengono nella discussione prima del Consiglio dei ministri e prima della discussione il disegno di legge è inquinato da interventi diversi delle forze politiche minori".

"La Corte costituzionale è un organo politico"
"La Corte costituzionale non è più un organo di garanzia, ma politico". Così Berlusconi ha continuato poi il suo intervento, dicendo che il motivo è legato al fatto che "tre presidenti della Repubblica appartenenti alla sinistra hanno indicato persone appartenenti alla sinistra" e quindi ora nella Corte ci sono "undici membri di area della sinistra contro 4 del centrodestra e sappiamo come funziona in casa sinistra dove c'e' una disciplina che non c'è nel nostro campo". E quindi "succede che dal 2005 al 2010 hanno abrogato 214 volte leggi o parti di legge. Negli Stati Uniti è successo solo 7 volte. Si può governare un Paese in queste condizioni?".