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Il ministro Severino: "Le carceri misurano
il livello di civiltà di un Paese"

Lʼintervento alla cerimonia dʼinaugurazione dellʼanno giudiziario

Ansa

"Dallo Stato delle carceri si misura il livello di civiltà di un Paese, nel ricordare che anche per chi si è macchiato di delitti gravissimi, un'espiazione della pena e una custodia cautelare in carcere devono rappresentare lo strumento attraverso il quale si riafferma il principio che lo Stato non ripaga mai con la vendetta".

Così il ministro della Giustizia Severino, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario a Catania.

"La Giustizia va resa efficiente"
Il compito che il ministro Severino prefissa per il governo è quello di "rendere la giustizia efficiente, rendere il magistrato capace di organizzare al meglio i propri uffici e amministrare la giustizia coltivando la specializzazione, costruire un modello di avvocatura attento ai valori della concorrenza leale e capace di elevare il proprio livello qualitativo, rappresentano le sfide nelle quali ci dovremo cimentare". 

"Accorciare distanza tra il Sud Italia e l'Europa"
"Nel mondo della giustizia c'è da vincere una sfida nella sfida: la distanza tra il Sud dell'Italia e l'Europa". Così il ministro, che ha evidenziato: "Da questo distretto l'Europa può forse sembrare più lontana, ma il miglior modo per accorciare questa distanza è quello di provare a capovolgere l'Italia, a ripartire dal Sud, dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Campania". "Una recente riforma - ha aggiunto - investirà la città di Catania che sarà sede del Tribunale per l'impresa, nato per rendere più celere e più certa la giustizia in un settore così delicato per la nostra economia".

"Affronterò criticità Catania"
Sulla città di Catania, la Severino ha affermato: "Mi assumo formale impegno di verificare ogni possibile soluzione in tempi ragionevoli perché possano risolversi le criticità segnalate, anche attraverso l'individuazione di valide alternative. Malgrado gli sforzi, infatti, la scopertura media dei tribunali di questo distretto di Catania è superiore a quella nazionale, mentre quella delle procure manifesta dimensioni ancora più preoccupanti. Basti dire che il numero e la qualità dei processi in carico alla Dda di Catania rendono problematico sopportare una scopertura di ben nove sostituti su un organico complessivo di 46 unita".

"Con avvocati il dialogo sarà totale"  
Il ministro Severino ha ribadito anche che considera "gli avvocati una parte importante e fondamentale per il ruolo che svolgono" nell'ambito dell'amministrazione della Giustizia. "Il dialogo da parte del governo - ha aggiunto - sarà totale. Consideriamo fondamentale il compito degli avvocati e da lunedì cercheremo un dialogo. Il Parlamento se vuole deliberare in materia non può che farlo e il governo non può che essere rispettoso della legge delega sulle professioni".

Le proteste degli avvocati
Come è successo in diverse regioni, nelle Marche l'inaugurazione dell'anno giudiziario è stato turbolento. Maurizio Barbieri, dopo la lettura di un breve testo, ha abbandonato la cerimonia "per dare un segnale civile, composto, ma non fraintendibile di allarme per cio' che sta accadendo nel nostro Paese". A Napoli, come a Genova e Bari, gli avvocati, si sono presentati imbavagliati per poi bbandonare la cerimonia, togliendosi la toga e lasciando l'aula in segno di protesta. A Milano il tema cardine è la prescrizione dei processi, mentre a Roma si è trattato delle recenti violenze avvenute nella capitale.