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Salute, una tassa sul "cibo spazzatura" per finanziare la costruzione di nuovi ospedali

Eʼ una delle ipotesi presenti nella bozza inviata dal ministro Balduzzi alla Conferenza delle Regioni per discutere del nuovo Patto per la salute 2013-2015

Dal Web

Una tassa su alcol e cibo spazzatura per finanziare la costruzione e l'ammodernamento degli ospedali.

Questa una delle ipotesi allo studio del ministero della Salute. Nella bozza di lavoro, inviata dal ministro Balduzzi alla Conferenza delle Regioni per discutere del nuovo Patto per la salute 2013-2015, sono contenute anche nuove regole su ticket, esenzioni e rimodulazione dei tetti per la spesa farmaceutica.

Per il 2011 il fabbisogno del Sistema sanitario nazionale ammonta a 106.905 milioni di euro, per il 2012 il quadro di finanziamento prevede una spesa di 108.780 milioni, 109.294 per il 2013 e 110.786 per il 2014. La manovra di luglio sulla Sanità prevede tagli di 2.500 milioni per il 2013 e 5mila milioni per il 2014: ecco le mosse al vaglio del governo per il raggiungimento degli obiettivi.

La tassa su junk food e alcool
Per finanziare il "Programma straordinario sull'edilizia sanitaria", previsto dall'articolo 20 della legge 67/88, c'è l'ipotesi di una tassa di scopo, magari sugli alcolici o sul junk food (cibo spazzatura).

Chiusura dei piccoli ospedali
Per ridurre la spesa il governo pensa alla chiusura/riconversione obbligatoria dei piccoli ospedali entro il 31 ottobre 2013, magari utilizzando la metodologia impiegata per i piani di rientro.

Limiti alla spesa farmaceutica
E' già all'attenzione delle regioni un'ipotesi elaborata dall'Agenzia italiana del farmaco per rimodulare i tetti della spesa farmaceutica, sia territoriale che ospedaliera: abbassare dall'attuale 13,3% al 12,1% quello per la farmaceutica territoriale (con onere dello sfondamento a carico della filiera) e innalzare dal 2,4% al 3,6% quello per la farmaceutica ospedaliera (onere di sfondamento a carico della filiera per il 35% e delle regioni per il 65%).

Novità su ticket ed esenzioni
Altro punto di intervento allo studio è la reimpostazione della compartecipazione alla spesa e all'esenzione per reddito in modo da garantire un introito aggiuntivo di 2 miliardi di euro. I nuovi interventi dovrebbero "introdurre elementi di maggiore equità sociale graduando la partecipazione e le esenzioni in funzione del reddito equivalente del nucleo familiare".

Gli assistiti dal Ssn, indipendentemente dall'età, si legge nel documento, "potrebbero essere assoggettati a forme differenziate di partecipazione alla spesa che tengano conto sia del reddito equivalente che della eventuale presenza di patologie o invalidità".

Rimodulazione dei servizi minimi grarantiti
Al vaglio del governo anche l'aggiornamento dei Lea (livelli essenziali di assistenza), ovvero le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini. Di fatto oggi la normativa vigente non corrisponde più alla pratica assistenziale garantita dalle regioni.