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Alfano chiede equità e attenzione alla famiglia
Bersani: su evasione e pensioni fare meglio

Un intervento da venti miliardi. Consultazioni con il premier, Casini: la manovra sarà severa e pesante

Ansa

"La manovra sarà severa e pesante, ma abbiamo chiesto che conservi criteri di rigore ed equità".

Il leader dell'Udc Pierferdinando Casini ha sintetizzato così l'incontro del Terzo Polo con il premier Monti. Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha invece chiesto a Monti che la manovra "sia equa", e che "la famiglia abbia un ruolo centrale". Fonti parlamentari dicono che sarà un intervento da venti miliardi.

Fonti parlamentari: la manovrà varrà venti miliardi
L'entità della manovra si aggira intorno ai 20 miliardi di euro, a cui si aggiungono 4 miliardi previsti dalla delega fiscale. A riferirlo sono fonti parlamentari dei partiti che hanno partecipato alle consultazioni di oggi a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Mario Monti.

Alfano: "La manovra sia equa"
"La nostra principale raccomandazione è quella di procedere con equità", in modo che il "carico sia parametrato rispetto alla capacità dei contribuenti", mettendo la famiglia in "un ruolo centrale". Il segretario del Pdl Angelino Alfano ha sintetizzato così il senso del suo confronto con il premier Mario Monti sul tema della manovra anti-crisi. "Monti - ha quindi sottolineato Alfano - è stato chiamato proprio a prendere decisioni non facili, non per fare una passeggiata nei giardini splendidi di Villa Madama". "Il suo cammino - ha concluso il segretario del Pdl - non sarà semplice, e ci rendiamo conto che non possono essere decisioni facili quelle che è stato chiamato, nelle condizioni a tutti note, a prendere".

Alfano però boccia l'ipotesi di aumentare l'aliquota Irpef per i redditi superiori a 55mila euro: "Non possono pagare sempre gli stessi - dice il segretario del Pdl - non sono ricconi; probabilmente sono vittime della crisi. Il Pdl avrebbe un grande problema a votare un provvedimento del genere. Per noi 55mila euro non evidenziano fasce da colpire ma soggetti già tartassati". Notizia, quella del non aumento dell'aliquota del 41%, confermata anche dal capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri.

Il decreto, spiega poi Alfano, "non è un Vangelo: lo scopo del Pdl non è stravolgerlo, ma spesso è interesse del governo fare qualche intervento correttivo durante il passaggio parlamentare".

Infine, per quanto riguarda le pensioni, per il segretario del Pdl è possibile parlare di soglia delle a 43 anni di anzianità "solo se ciò avviene in un contesto equilibrato: si può cominciare a discuterne se non è un provvedimento spot che penalizzi una fascia di pensionandi".

Pd: "Fare di più sull'evasione e meno carico sulle pensioni"
"Abbiamo presentato al governo le nostre proposte indicando le nostre priorità, ovvero una tutela maggiore di pensionati e pensionandi e dei redditi più bassi". Lo ha detto il segretario del Partito democratico, Pierluigi Bersani al termine dell'incontro a Palazzo Chigi. Bersani ha spiegato che è stato un "confronto impegnativo", quindi ha aggiunto: "Nessuno più di noi conosce la gravità della situazione, il momento difficile sia nella dimensione internazionale che in quella nazionale". Quindi, ha aggiunto, "abbiamo portato le nostre proposte su due versanti: i grandi temi sociali, abbiamo letto sui giornali tutte cose che non ci han convinto... Abbiamo detto la nostra su una tutela maggiore dei pensionati e dei pensionandi, dei redditi più bassi, e abbiamo portato proposte per attenuare questo carico sociale e compensarlo con altre misure".

Poi, "secondo punto che abbiamo sottolineato è quello relativo all'evasione fiscale, perché anche qui le misure ipotizzate che abbiamo letto non sono sufficienti alla bisogna, secondo noi". Ha concluso Bersani: "Adesso vedremo, il Governo è ancora al lavoro. Mi pare ci sia stata possibilità di chiarirci le idee. Noi abbiamo detto quello che pensiamo, noi rispettiamo il lavoro del governo".

Della Vedova (Fli): "Il governo prende il toro per le corna"
Con questa manovra il governo intende "prendere il toro per le corna" per affrontare "una situazione drammatica" dando ai mercati, al Paese e ai partner europei "un segnale chiaro ed inequivocabile: a differenza delle manovre precedenti questa dovrà dare numeri blindati". A sostenerlo è Benedetto Della Vedova parlando dell'incontro del Terzo Polo con il premier.

"Ovviamente - prosegue - abbiamo un impegno alla riservatezza, ma questo non mi impedisce di riportare notizie che già conosciamo e senza la volontà di indorare la pillola. La situazione è drammatica e quindi ci dobbiamo preparare ad ingoiare una medicina amara per far guarire il Paese".

Della Vedova conferma che ci saranno misure che riguarderanno le pensioni e la casa; il capogruppo di Fli, tuttavia, annuncia l'impegno del governo ad affrontare quei temi rimasti aperti dopo la manovra di questa estate che prevedevano tagli alle detrazioni fiscali per il 2012 e il 2013. "Credo di poter dire che nella manovra ci sarà il ripristino di queste detrazioni", riferisce.

Casini: "Medicine amare"
"Parliamoci chiaro: quando un medico arriva difficilmente prescrive medicine buone, quasi sempre si tratta di medicine amare. Soprattutto quando si tratta di salvare il malato", ha commentato ancora Casini dopo l'incontro. Dopo il colloquio con Monti, Casini ha inoltre aggiunto che "assicuriamo al governo la nostra vigile solidarietà".

Rutelli: si taglino i costi della politica
Oltre ai tagli della Manovra è necessario procedere ai tagli del costo delle istituzioni e della politica. E' stato questo l'appello del leader dell'Api in occasione dell'incontro. "E' necessario - ha detto Rutelli - creare per iniziativa parlamentare ma in accordo con il governo una sede nella quale possiamo mettere a punto quelle misure attese dall'opinione pubblica e necessarie". Insieme con Rutelli e Casini, a colloquio con Monti è entrato anche Benedetto Della Vedova (Fli).

Consiglio dei ministri, possibile l'anticipo
Il Consiglio dei ministri, originariamente previsto lunedì, potrebbe essere anticipato a domani sera, secondo quanto si apprende in ambienti di governo. "C'è questa possibilità", ha confermato un ministro, chiedendo di restare anonimo. Anche a Palazzo Chigi, a quanto si apprende, la macchina organizzativa è stata avviata per un possibile anticipo della riunione. Al momento, tuttavia, i vari ministri non sono ancora stati convocati.

Lupi: sbagliato aumentare le aliquote Irpef
Intanto, sull'ipotesi di aumentare le aliquote Irpef è intervenuto il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, dicendo: "Credo che l'aumento delle aliquote Irpef sia oggettivamente una strada sbagliata". L'esponente del Pdl ha tuttavia sottolineato che "il Pdl non metterà paletti, ma ci assumeremo le nostre responsabilità".

Lupi ha tuttavia, sottolineato come l'aumento delle aliquote Irpef dal 41 al 43% e dal 43 al 45%, "sia assolutamente sbagliato perché si fa pagare sempre quel milione e mezzo di italiani che continua a pagare regolarmente le tasse".

Secondo Lupi, con questo provvedimento "non si tiene conto delle famiglie se ci si aggiunge anche l'Ici e la patrimoniale. Siamo convinti che il professor Monti illustrerà complessivamente le proposte e che sia giusto aspettare prima di esprimere un giudizio, ma credo oggettivamente che, dalle prime anticipazioni, questa sia la strada sbagliata".